La marcia contro l’Alzheimer a Cesena: seimila persone uniscono forze per la memoria

14.09.2025 07:45
La marcia contro l'Alzheimer a Cesena: seimila persone uniscono forze per la memoria

Ritrovo a Cesena: 6mila persone per sensibilizzare sull’Alzheimer

Oggi, Cesena ospita una grande manifestazione con la partecipazione di 6mila persone per sensibilizzare sull’importanza della memoria e lotta contro l’Alzheimer. La partenza è avvenuta in mattinata, con una leggera colazione e abbigliamento comodo, per percorrere un tragitto che conduce fino al mare. Tra i partecipanti, oltre a numerosi atleti che affronteranno una mezza maratona, ci saranno anche volti noti come l’ex premier Romano Prodi, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca e il vescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, riporta Attuale.

Prodi ha garantito la sua presenza per l’intero percorso, mentre alcuni partecipanti opteranno per un tragitto più breve di 6 chilometri o si uniranno alla ‘Mini Marcia’ di soli 2 chilometri a Cesenatico. Nel frattempo, gli atleti impegnati nella mezza maratona dedicata all’ex ct della nazionale, Azeglio Vicini, avranno già terminato la loro gara. Recentemente, 70 individui hanno condiviso un’esperienza indimenticabile con il programma ‘Una vacanza che non si dimentica’, mettendo in evidenza il tema cruciale della memoria, fondamentale nella lotta contro l’Alzheimer.

Negli anni ’90, l’associazione Amici di casa insieme, guidata da Stefano Montalti, ha avviato i primi Caffè Alzheimer a Mercato Saraceno, per non disperdere il percorso di assistenza ai malati e supportare anche i familiari. Questi spazi di socializzazione offrono la medicina più importante: il senso di comunità, dove relazioni e abbracci possono aiutare i malati a riimparare gioie e ricordi.

Successivamente, è nata la Fondazione Maratona Alzheimer che, con il contributo di ricercatori e medici, ha esteso il modello dei Caffè Alzheimer in 81 sedi in 16 regioni italiane. Ogni anno, a Cesena, si tiene un grande Forum che coinvolge anche il mondo sanitario, evidenziando la necessità di finanziamenti per le ricerche. Così, attraverso la mezza maratona e altre attività, è nato un evento che mira a più di una semplice raccolta fondi.

La corsa e la camminata non solo sono benefici per la salute, ma simboleggiano anche il cammino verso la consapevolezza, dove lasciare un’impronta rappresenta un ricordo durevole, in contrasto con l’oblio causato dalla malattia. “È prioritario abbattere il muro dello stigma e dell’indifferenza”, spiega Montalti, sottolineando come lo stigma cancelli la soggettività e l’indifferenza neghi le possibilità di incontro. Esplorare le cause delle demenze e ricercare terapie efficaci è fondamentale, ma è altrettanto importante vivere la vita con felicità e dignità, poiché queste non dipendono dall’assenza di malattie, ma dalla qualità delle relazioni e degli affetti. “Ricordare ci rende umani”, conclude Montalti, evidenziando l’importanza della memoria nella nostra vita quotidiana.

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