La marea arcobaleno: Budapest ignora il divieto e scende in piazza

29.06.2025 07:05
La marea arcobaleno: Budapest ignora il divieto e scende in piazza

La capitale ungherese, Budapest, ha registrato un’affluenza straordinaria di ben 200mila persone, con il sindaco Gergely Karacsony in testa ai partecipanti, osannato da una folla entusiasta. Tuttavia, il corteo ha dovuto affrontare le resistenze dell’ultradestra che ha tentato di ostacolare uno dei percorsi programmati, sfidando il divieto. In Italia, altre sei manifestazioni, tra cui quelle di Milano e Bologna, hanno espresso solidarietà alla comunità LGBTQ ungherese. Nonostante le restrizioni, il Pride “proibito” di Budapest si è svolto con la partecipazione di politici europei e italiani, mentre il premier ungherese, Viktor Orban, ha postato su social una foto con i suoi tre nipotini, accompagnata dalla frase: “Orgogliosi di loro”, riporta Attuale.

IL CORTEO

Subito dopo la partenza del corteo, la presidente Viktoria Radvany ha annunciato i dati record partecipativi, mentre i militanti del partito di ultra-destra Patria Nostra hanno bloccato il ponte Szabadsag con le loro auto. Una delegazione di parlamentari ed eurodeputati di centrosinistra europeo ha sostenuto la folla, tra cui Elly Schlein, Carlo Calenda e la vice premier spagnola Jolanda Diaz, che hanno scambiato alcune idee nel giardino del municipio. In questo mare di colori, tra coppie eterosessuali e arcobaleno, politici e cittadini ordinari hanno espresso la loro voglia di libertà, democrazia e rispetto per i diritti di tutte le minoranze. La partecipazione non si vedeva dal 1989, quando gli ungheresi festeggiarono la caduta del Muro di Berlino.

“GRAZIE, VIKTOR”

Mentre la manifestazione proseguiva tra canti e momenti di festa, l’attivista Greta Thunberg ha comunicato la sua presenza: “Il Pride è la resistenza, l’amore e la celebrazione di ciò che siamo. Il divieto è un attacco fascista ai diritti umani, ma l’amore non può essere proibito”. In conclusione, il sindaco Karacsony, che ha permesso lo svolgimento del Pride come evento comunale, ha ironicamente ringraziato Orban: “Grazie, Viktor Orban, per aver fatto pubblicità a una società più tollerante”. Nel contempo, un gruppo di quattro persone vestite di nero con uno striscione che recitava “Difendere l’Europa” si è posizionato davanti al corteo, mentre una decina di agenti di sicurezza e volontari sono stati attivati per evitare possibili scontri.

L’ITALIA E GLI ITALIANI

Nel contesto della manifestazione, i parlamentari delle opposizioni di centrosinistra rappresentano l’Italia, ma non solo. Altrettanto significativi sono stati i cortei di solidarietà che si sono svolti anche al di fuori dell’Ungheria. In particolare, a Parigi si è tenuto un altro evento solidale, ma il più imponente è certamente quello di Milano, che ha visto la partecipazione di 350mila persone secondo le stime degli organizzatori. Durante la manifestazione, si sono levati cori anche in favore dei diritti palestinesi. Il sindaco Giuseppe Sala, dal palco, ha dichiarato: “Per me il Pride è la lotta per la libertà, è una pacifica lotta per cambiare in meglio il mondo”. Anche a Bologna ha sfilato il Rivolta Pride, con la vicesindaca Emily Clancy in prima fila. Eventi simili si sono svolti anche a Bolzano, Salerno, Sassari e Ragusa, mentre a Napoli ha avuto luogo il Napoli Pride Park, organizzato in collaborazione con il Comune.

1 Comments

  1. Il Pride di Budapest ha mobilitato una straordinaria partecipazione di 200mila persone, nonostante le resistenze dell’ultradestra e le restrizioni imposte. L’evento ha rappresentato una celebrazione di libertà e inclusione, attirando l’attenzione di politici europei e italiani, e portando alla ribalta i diritti LGBTQ in un contesto di crescente repressione. La manifestazione ha riscosso un ampio supporto anche fuori dai confini ungheresi, con importanti eventi di solidarietà in diverse città italiane. Il messaggio di unità e resistenza è stato forte, dimostrando che l’amore e la tolleranza possono prevalere anche di fronte all’ostilità.

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