La Procura di Roma apre un’indagine sulla laurea della ministra Calderone: cosa succede ora

14.04.2025
La Procura di Roma apre un’indagine sulla laurea della ministra Calderone: cosa succede ora
La Procura di Roma apre un’indagine sulla laurea della ministra Calderone: cosa succede ora

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sul caso della laurea ottenuta dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone alla Link University. A presentare l’esposto era stato il professore ordinario di diritto pubblico comparato di Brescia Saverio Regasto. Non ci sono indagati né ipotesi di reato. La ministra esulta: “Nessun reato, la storia finisce qui”, e minaccia controdenunce.

Partono le indagini degli inquirenti sulla laurea ottenuta dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo cosiddetto “modello 45”, perché per il momento non c’è nessuna ipotesi di reato e non ci sono nemmeno delle persone indagate. Si tratta di una procedura dovuta legata all’esposto presentato pochi giorni fa da un professore, che chiedeva ai magistrati di approfondire il caso.

Il caso della presunta “laurea della domenica” della ministra Calderone

La vicenda è quella della presunta ‘laurea della domenica‘ presa da Calderone: secondo ricostruzioni di stampa, l’attuale ministra – che ha due lauree, una triennale in Economia presa nel 2012 e una magistrale in Gestione aziendale nel 2016 – avrebbe fatto più esami nello stesso giorno, oppure di domenica, quando l’università era chiusa; e per di più avrebbe pagato pochissimo per l’iscrizione, laureandosi nel periodo in cui il marito era parte del Consiglio di amministrazione dell’università.

Nel caso delle due lauree ci sarebbero diversi aspetti che non tornano, dal punteggio ottenuto (110 e lode in entrambi i casi) alle tempistiche dell’iscrizione. Così, la scorsa settimana un docente universitario di diritto pubblico comparato di Brescia, Saverio Regasto, ha presentato un esposto alla Procura di Romachiedendo di approfondire.

Ora gli inquirenti avranno il compito proprio di capire se si possa parlare di ipotesi di reato oppure no. Dopo la notizia dell’apertura del fascicolo, Regasto ha commentato ad Ansa: “Lo spirito con cui ho inviato l’esposto era esattamente quello di fare chiarezza su una vicenda che, stando agli articoli di stampa, mi è sembrata piuttosto singolare. Ora spero che le indagini facciano il loro corso, chiarendo fatti e circostanze tanto dell’Ateneo, quanto della ministra”.

La ministra Calderone: “Per me la storia finisce qui”

L’indagine, come detto, al momento non solo non ha indagati ma non ha ancora nemmeno un’ipotesi su quali reati possano essere stati eventualmente commessi. Negli scorsi giorni, Calderone aveva detto di essere “serenissima”, aggiungendo che il suo “percorso” in ambito universitario è stato “assolutamente limpido e corretto, quindi non ho alcun tipo di preoccupazione”. La ministra aveva aggiunto: “I due titoli di studio conseguiti non mi hanno comportato alcun vantaggio da un punto di vista professionale e nemmeno politicamente”.

Calderone ha commentato dicendo di aver preso atto “con grande soddisfazione quanto comunicatomi dal mio legale, l’avvocato Cesare Placanica”. Infatti, ha sottolineato, il “Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, con riferimento all’esposto sporto nei miei confronti in relazione al mio percorso universitario”, ha “sancito l’inesistenza di ogni ipotesi di reato e di conseguenza non ha iscritto alcun indagato nel registro delle notizie di reato”.

La ministra ha detto che considera la questione chiusa, e minacciato querele: “Per me, dopo tale autorevole avallo, pienamente conforme a quanto ho sempre sostenuto, la storia finisce qui. A questo punto ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni malevola illazione contro la mia persona”.

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