La Russia intensifica l’assedio su Pokrovsk
Mosca aumenta la pressione sulla cittadina di Pokrovsk, inviando 200 soldati con l’obiettivo di chiudere l’assedio entro la metà di novembre, riporta Attuale.
Stando a quanto riferito dal Financial Times, le forze russe sono attualmente in superiorità numerica rispetto a quelle ucraine di un rapporto di otto a uno. Il presidente ucraino ha dichiarato che le truppe russe non hanno ancora raggiunto risultati definitivi, mentre il Cremlino sta cercando di convincere la Casa Bianca della sua capacità di conquistare completamente il Donbass.
Dopo aver preso Avdiivka, a oltre 40 chilometri a sud-est di Pokrovsk nel febbraio 2024, le forze russe hanno gradualmente avanzato verso la cittadina, assediandola da agosto 2024. Secondo il gruppo di monitoraggio ucraino DeepState, le truppe russe hanno circondato Pokrovsk da tre lati, lasciando solo un varco di circa 15 chilometri per consentire l’ingresso di rinforzi e rifornimenti da parte dell’esercito ucraino. La situazione è peggiorata da luglio, quando le forze russe sono riuscite a infiltrarsi nella città con piccole unità, pur non riuscendo a stabilire un controllo duraturo.
Il presidente Zelensky ha dichiarato che, sebbene la situazione sia critica, non è stata confermata la notizia di un accerchiamento totale, dopo che il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov ha affermato senza prova che circa 5.500 soldati ucraini erano completamente circondati. Allo stesso tempo, alcuni blogger russi criticano il generale, accusandolo di mentire a Putin, che ha citato esplicitamente Kupiansk e Pokrovsk, affermando che “il nemico è bloccato e circondato”.
Nelle scorse settimane, il capo di stato maggiore ucraino Oleksander Syrskiy ha lamentato che i suoi comandanti non gli fornivano informazioni fondamentali, segno di crescente nervosismo anche sul fronte ucraino.
Nonostante le forze di Kiev siano riuscite a respingere gli attacchi russi lungo la direttrice di Doprobillia durante l’estate, le unità russe hanno continuato a penetrare nuovamente nelle linee ucraine. I droni FPV russi controllano praticamente tutte le rotte logistiche verso Pokrovsk e Myrnohrad. Militari sul campo riferiscono: “Se Pokrovsk cadesse, non ci sarebbe via di uscita per la guarnigione di Myrnohrad”. La lunghezza della linea di rifornimento per Myrnohrad è di oltre 20 chilometri, rendendo le rotazioni quasi impossibili e impedendo l’evacuazione dei caduti, il che significa che la caduta di Pokrovsk potrebbe essere imminente.
Perdere Pokrovsk significherebbe per Kiev una significativa perdita di territorio nell’Oblast di Donetsk, mentre per Mosca rappresenterebbe una porta aperta verso l’Oblast di Dnipropetrovsk e un ribaltamento favorevole nella negoziazione.