La Russia introduce un’app per monitorare le comunicazioni dei cittadini attraverso MAX

14.09.2025 17:55
La Russia introduce un'app per monitorare le comunicazioni dei cittadini attraverso MAX

MAX: L’app di messaggistica russa sotto controllo governativo

Dall’inizio di settembre, il governo russo ha imposto l’installazione di una nuova applicazione su tutti i cellulari, tablet e smart TV venduti in Russia. Si chiama MAX ed è stata sviluppata per offrire a utenti un’alternativa a servizi di messaggistica come WhatsApp e Telegram. Tuttavia, le sue regole sulla protezione dei dati personali sono meno severe rispetto a quelle delle concorrenti, facendo sorgere timori che il governo possa utilizzare l’app per monitorare le comunicazioni private dei cittadini, riporta Attuale.

MAX chiarisce nelle sue condizioni di utilizzo che si riserva il diritto di trasferire i dati degli utenti a qualsiasi autorità statale o ente locale che ne faccia richiesta. Questa apertura verso le autorità rappresenta un notevole contrasto rispetto alla politica di WhatsApp e Telegram, che in passato hanno rifiutato di condividere dati utente con il governo russo.

Tradizionalmente, WhatsApp e Telegram sono state le applicazioni di messaggistica più popolari in Russia, con WhatsApp utilizzato da oltre 100 milioni di russi, mentre Telegram viene impiegato da circa 90 milioni. Tuttavia, la loro crescita è stata ostacolata da ritorsioni governative: a metà agosto, Roskomnadzor, l’agenzia governativa delle telecomunicazioni, ha limitato il loro utilizzo, giustificando il divieto con la presunta connessione a attività criminali come truffe e atti di sabotaggio.

MAX è stata concepita seguendo un decreto di Putin dello scorso giugno ed è stata sviluppata dalla VK, una delle principali aziende digitali in Russia, associata a Yuri Kovalchuk, un imprenditore con stretti legami con il presidente. Attualmente, l’app è disponibile solo per coloro che possiedono un numero di telefono russo o bielorusso, il che rende difficile l’accesso per chi non è residente in Russia.

Il governo russo sta promuovendo attivamente MAX, imponendone l’uso in contesti come le scuole per comunicare con i genitori. L’app viene presentata come una scelta “patriottica” attraverso spot pubblicitari. Le statistiche indicano che, nonostante MAX sia ancora meno utilizzata di Telegram e WhatsApp, circa 30 milioni di russi la stanno utilizzando, e questo numero continua a crescere.

In futuro, il governo prevede di ampliare le funzioni di MAX, permettendole di facilitare l’accesso a servizi pubblici e pagamenti, similmente a WeChat in Cina, spesso criticato per il suo utilizzo come strumento di censura.

Da inizio dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, le autorità russe hanno intensificato la repressione dei dissidenti e le misure di controllo su Internet, come evidenziato dalla promozione della cosiddetta sovranità digitale. Ciò include il divieto di piattaforme come Instagram e Facebook e la creazione di una versione governativa di Wikipedia, tra le altre iniziative di controllo.

Estremamente preoccupante, recenti leggi hanno reso punibili le ricerche online di contenuti definiti “estremisti”, un provvedimento che ha portato all’oscuramento di numerosi siti web. Con stili di vita sempre più digitali, l’accesso a Internet è divenuto un grande tema di dibattito e tensione all’interno della società russa.

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