Sabato 26 aprile alle ore 10.00, primo giorno dei Novendiali, sul sagrato della Basilica di San Pietro sarà celebrata la Santa Messa esequiale del Romano Pontefice Francesco, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 82-109).
La Liturgia esequiale sarà presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio.
Potranno concelebrare:
- i Patriarchi e i Cardinali, che si troveranno, entro le ore 9.00, nella Cappella di San Sebastiano in Basilica, portando con sé la mitra bianca damascata;
- gli Arcivescovi e i Vescovi, che si troveranno, entro le ore 8.30, al Braccio di Costantino, portando con sé amitto, camice, cingolo e mitra bianca semplice;
- i Presbiteri, che si troveranno, entro le ore 8.30, direttamente nel settore loro riservato in Piazza San Pietro, dove indosseranno l’amitto, il camice, il cingolo e la stola rossa che avranno portato con sé.
Al termine della Celebrazione Eucaristica avranno luogo l’Ultima commendatio e la Valedictio. Di seguito il feretro del Romano Pontefice sarà portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione, come indicato dallo stesso Francesco nel suo testamento spirituale: «Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna – si legge nel documento firmato dal Santo Padre e diffuso ieri –, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura. La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura». Pertanto, è la conclusione, «chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navatalaterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta basilica papale. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus».
Mercoledì 23 aprile, si terrà la traslazione in San Pietro della salma del Pontefice. Alle ore 9 la bara con il defunto sarà portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica vaticana, sempre secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Dopo il momento di preghiera, presieduto dal cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha inizio la traslazione.
La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani; dall’Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l’altare della Confessione il camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma di Papa Francesco.