La tragica scomparsa del piccolo Amin nel lago di Bilancino: il dolore e il grido disperato “No, ditemi di no, vi prego”. I residenti: “Lì va c…”

16.06.2025 10:15
La tragica scomparsa del piccolo Amin nel lago di Bilancino: il dolore e il grido disperato "No, ditemi di no, vi prego". I residenti: "Lì va c..."

Tragedia al Lago di Bilancino: la Scomparsa di un Bambino Riaffiora il Dibattito sulla Sicurezza

Barberino di Mugello (Firenze), 16 giugno 2025 – “No, ditemi di no, non è possibile”. A queste parole strazianti, la madre ha visto riemergere il corpo del suo bambino dalle acque di Bilancino, spezzando il silenzio con un grido di disperazione. La famiglia è scivolata in un dolore profondo, inginocchiata sull’erba della sponda del lago, impegnata in una supplica che, fino alle 17:30, ha coinvolto non solo i soccorritori ma anche i bagnanti presenti. Purtroppo, la loro preghiera non è servita a riportare in vita il piccolo Amin, il cui cuoricino ha smesso di battere poco dopo un tuffo improvviso a sette metri dalla riva, in un punto scelto per una gita domenicale in famiglia, riporta Attuale.

Il sindaco di Barberino di Mugello, Sara Di Maio, ha affermato che “si tratta di una tragica fatalità. Sono senza parole e qualsiasi frase risulta inopportuna in questo momento”. L’autorità locale si è precipitata sul luogo della tragedia non appena ha appreso dell’accaduto, cercando di offrire supporto a una famiglia distrutta dal dolore.

Il sentimenti di sconforto si unisce a una crescente rabbia espressa dai residenti della zona. “È fondamentale pulire il lago; ogni anno accade una tragedia simile”, affermano in coro. Il punto dove è avvenuto l’incidente è localizzato sulla spiaggia della Cavallina, un’area priva di sorveglianza e strutture adeguate, ad accesso libero tramite un sentiero nascosto. Nonostante l’assenza di misure di sicurezza, un cartello posizionato all’inizio del sentiero avverte che la balneazione è permessa solo in particolari condizioni, ma spesso viene ignorato dai bagnanti.

La comunità locale denuncia la pericolosità di questo luogo. “Si tratta di un punto molto pericoloso“, avvertono i residenti. “Già in passato si sono verificate situazioni simili, con persone risucchiate dalla corrente e dai mulinelli creati dall’acqua”. Una giovane di Barberino conferma le avvertenze della madre, evidenziando come il fango sottomarino possa nascondere insidie per chi non è esperto.

In prossimità della riva, i segni della vita passata sono ancora visibili: teli da mare, scarpe e borse appartenevano a chi aveva programmato una giornata di relax. Tuttavia, la gioia è stata sostituita da un’orrenda realtà, quella di una famiglia che, un attimo prima intenta a divertirsi, ha dovuto affrontare la perdita di un bambino.

Questo tragico evento ha riacceso l’attenzione sulla necessità di misure di sicurezza più rigorose in aree pubbliche come questa, dove pericoli invisibili possono trasformarsi in tragedie. La richiesta di chi vive in zona è chiara: bisogna affrontare la situazione con serietà per prevenire che simili eventi si ripetano e per garantire la sicurezza di tutti coloro che scelgono di godere delle bellezze naturali del nostro paese.

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