La presidente del Consiglio si fa premiare dal miliardario ma la visita negli Usa ha anche altri scopi, nel bel mezzo della corsa alla presidenza tra Donald Trump e Kamala Harris: che cosa sappiamo
Giorgia Meloni vola negli Stati Uniti per raccogliere premi, ma non solo. La presidente del Consiglio viene insignita con il “Global Citizen Award” dell’Atlantic Council, consegnatole direttamente da Elon Musk, proprio mentre il miliardario e proprietario di Tesla e del social X – ex Twitter -, sta attivamente sostenendo la candidatura di Donald Trump. La premiazione pare abbia causato dei malumori all’interno dell’organizzazione, mentre Meloni scommette al tavolo delle elezioni Usa, scoprendo, ma non troppo, le sue carte.
Perché Meloni viene premiata da Musk
Quando Elon Musk ha consegnato il riconoscimento a Meloni, l’ha definita una “persona più bella dentro che fuori; onesta, vera e autentica”.
L’Atlantic Council è fautrice dell’evento, un’organizzazione che si occupa di promuovere il ruolo della “Comunità atlantica nell’affrontare le sfide globali”, dagli anni ’60. Due volte l’anno questo think thank premia “leader di tutto il mondo che hanno dato contributi eccezionali e distintivi al rafforzamento delle relazioni transatlantiche”.
Insieme a Meloni, quest’anno sono stati premiati anche il presidente del Ghana, Nana Akufo-Addo, il premier greco, Kiryakos Mitsotakis, e Miky Lee, vicepresidente della holding sudcoreana CJ Group. Nel 2023 il riconoscimento era andato ai leader di Ucraina e Germania, Volodymyr Zelensky e Olaf Scholz. Due anni fu consegnato a Mario Draghi.
Meloni è stata insignita “per il suo ruolo pionieristico di prima donna capo di governo in Italia, il suo forte sostegno all’Unione Europea e all’alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024”.
La richiesta di rendere Musk “cerimoniere” è arrivata direttamente dalla presidente del Consiglio, ma la scelta ha creato perplessità all’interno dell’organizzazione.
Secondo Politico, membri dello staff l’Atlantic Council hanno espresso disappunto sulla decisione di dare il premio a Meloni a causa della retorica anti-immigrazione e anti-Lgbtq+ di Fratelli d’Italia, per di più tramite le mani di Elon Musk, spesso estremo nelle manifestazioni espresse su X, social di sua proprietà, a favore di Donald Trump. Ad esempio, in un post poi cancellato, Musk chiedeva come mai dopo l’ultimo attentato a Trump nessuno avesse provato a uccidere Joe Biden o Kamala Harris.
Quali sono gli “affari” tra l’uomo più ricco del mondo e Giorgia Meloni
Per Meloni “la campagna elettorale statunitense non c’entra”, ha spiegato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai giornalisti italiani presenti durante il volo verso New York. La scelta di farsi premiare da Musk è stata presa mesi fa e quindi “molto prima che lui si schierasse” con Trump. Il motivo sarebbe di tipo “imprenditoriale”.
Non è infatti un segreto che Meloni e Musk siano in buoni rapporti. Considerato l’uomo più ricco al mondo con un patrimonio che Forbes stima in 257 miliardi di dollari, Musk è stato in Italia due volte nel giro di un anno, a giugno 2023 a Palazzo Chigi, e a dicembre scorso, ad Atreju, alla festa annuale di Fratelli d’Italia.
Due le parole chiave al centro dei dialoghi tra Meloni e Musk: spazio e internet. L’imprenditore statunitense è anche proprietario del sistema satellitare Starlink e della tecnologia SpaceX, che già aiuta la Nasa nell’esplorazione dello spazio.
Di recente, il governo Meloni ha approvato il disegno di legge sullo spazio: tra le finalità c’è quella di dotare l’Italia di un internet “di riserva” tramite comunicazioni satellitari per garantire il funzionamento di servizi “strategici, militari e civili”, in caso di problemi. Proprio quello che fa Starlink, come ha anche dimostrato sul suolo italiano nell’alluvione in Emilia-Romagna dell’anno scorso.
Poi c’è SpaceX con la sua nuova generazione di razzi spaziali, progetti in cui l’Italia è attiva tramite Leonardo, partecipata di Stato. Lo stesso ministro della Difesa, Guido Crosetto, aveva visitato l’azienda di Musk a luglio 2024 per discutere di progetti sulla “sicurezza del nostro Paese”. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy punta ad attrarre investimenti nel comparto per circa 7 miliardi di euro, dal 2026. In più, Starlink potrebbe raggiungere zone periferiche del territorio italiano in cui ancora non c’è banda larga, sopperendo ai ritardi dei progetti Pnrr.
Meloni equilibrista, ma non troppo, tra Harris e Trump
Meloni che riceve un premio internazionale dalle mani di Elon Musk a poche settimane dalle elezioni Usa sembra un ritorno al passato. La presidente del Consiglio ha molte posizioni politiche in comune con Donald Trump che ha sempre espresso con franchezza, per lo meno fin quando non è arrivata a Palazzo Chigi.
Dalla vittoria nelle elezioni di settembre 2022, Meloni ha abbandonato alcuni atteggiamenti passati, come la vicinanza alla Russia, o forse messo in “stand-by”, in attesa di collaborazioni politiche più affini con la Casa Bianca: per natura politica, sarebbe lei l’alleata ideale di un governo repubblicano. La premier è pronta a fare da ambasciatrice europea oltreoceano, anche per superare la concorrenza interna di Matteo Salvini, che mai ha nascosto le simpatie per Trump, e quella esterna di Viktor Orban.
Sullo sfondo ci sarebbero però le conseguenze delle politiche annunciate da Donald Trump, tra gestione della Nato, sostegno all’Ucraina e guerra commerciale non solo alla Cina, ma anche ai prodotti europei e italiani.
D’altra parte Meloni tiene una porta aperta anche in caso di vittoria di Harris: il rifiuto di commentare il voto negli Stati Uniti, dicendosi pronta a lavorare con chiunque sarà alla Casa Bianca, va in questa direzione. Sarebbe un atteggiamento in continuità con quello visto finora nei confronti del governo Biden.
Non solo Musk: cosa ci fa Meloni in Usa
Tanta tecnologia per Giorgia Meloni in visita negli Stati Uniti. La presidente del Consiglio è intervenuta anche al “Vertice del Futuro”, parlando di intelligenza artificiale, un tema affrontato negli incontri con gli amministratori delegati di Google, Motorola e Open Ai per sondare opportunità di sviluppo per l’Italia.
Poi l’altro intervento, all’assemblea generale dell’Onu, con un discorso centrato ancora su intelligenza artificiale e Piano Mattei. In più, la riforma del Consiglio di sicurezza dopo la proposta degli Usa che prevede due seggi permanenti riservati ai paesi africani insieme a un seggio a rotazione per le piccole nazioni insulari in via di sviluppo. Per la premier, la riforma dovrà rispettare tre principi: “trasparenza, inclusività e democraticità”, garantendo un sistema “per tutti e non per pochi, senza divisioni tra nazioni di serie A e serie B”.
Infine, martedì 24 settembre, alle 13:30 (19:30 italiane), Meloni interverrà al “Vertice della Coalizione Globale contro la minaccia delle droghe sintetiche”, su invito di Joe Biden a fronte di un’emergenza che solo negli Stati Uniti ha causato 75mila morti l’anno, tra Fentanyl e oppiacei.
Secondo l’agenda condivisa da Palazzo Chigi, Meloni non parteciperà all’evento sull’Ucraina organizzato da Biden nella giornata di mercoledì con la presenza di Volodymyr Zelensky: Meloni, spiegano fonti italiane, interverrà in collegamento da Roma ribadendo il sostegno a Kiev.