Fuga incredibile dopo la laurea: il caso di Andrea Cavallari
Bologna, 8 luglio 2025 – Nel ristorante marchigiano ‘The man and the sea’, situato in via Righi, a breve distanza da via Indipendenza, un pranzo si è trasformato in un evento inaspettato. Quattro persone si erano riunite per celebrare un’importante conquista: la laurea di Andrea Cavallari, avvenuta tra le difficili mura del carcere della Dozza. Tuttavia, ciò che doveva essere un momento di gioia si è rapidamente trasformato in un incubo, culminato con la fuga del giovane, diventato un ricercato a livello nazionale, riporta Attuale.
Il 26enne, condannato per la strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove sei persone persero la vita in un tragico incidente, era accompagnato da sua madre, dal patrigno e dalla madre di quest’ultimo. Dopo aver discusso la sua tesi di laurea in Scienze Giuridiche, Cavallari aveva deciso di festeggiare con i familiari in un ambiente tranquillo e riservato.
Xianmin Wu, il proprietario del ristorante, non era a conoscenza della situazione di Cavallari al momento della loro visita: “Ho servito i piatti come al solito, senza sapere chi fossero”, ha dichiarato, evidenziando la sua sorpresa nel vedere le forze dell’ordine giungere per chiedere le registrazioni delle telecamere. Gli investigatori stanno attentamente esaminando le immagini, puntando a ricostruire le ultime ore del 26enne.
Durante il pranzo, Cavallari ha comunicato ai parenti di voler passare un po’ di tempo con la fidanzata, sparendo poco dopo. Non si è presentato all’appuntamento stabilito con la madre, che lo aspettava per il rientro in carcere entro le 18, come previsto dal permesso. La sua compagna sembra essere anch’essa scomparsa, lasciando gli inquirenti senza piste certe da seguire.
Nel corso delle indagini, oltre ai filmati del ristorante, si sta facendo riferimento anche alle telecamere comunali, per tracciare il percorso intrapreso da Cavallari dopo aver lasciato i familiari. L’evoluzione di questa singolare vicenda continua a tenere alta l’attenzione pubblica, evidenziando il fragoroso contrasto tra un momento di celebrazione e la realtà di una vita segnata dall’illegalità.
