Festa della Musica in Francia: Lamentazioni di Iniezioni Sconcertanti
Durante la notte tra il 21 e il 22 giugno in Francia, 145 persone, di cui oltre 100 donne, hanno segnalato di essere state punta per strada in occasione della Fête de la Musique, una manifestazione musicale che celebra il solstizio d’estate, attirando milioni di partecipanti in diverse città. Finora, 12 uomini, di età compresa tra i 19 e i 44 anni, sono stati arrestati. «Attualmente non abbiamo informazioni sui profili degli attaccanti (…) alcuni di loro hanno confessed, ma non hanno spiegato il motivo del loro gesto», ha dichiarato un agente della polizia a TF1.», riporta Attuale.
Questo fenomeno non è del tutto nuovo per la Francia. Secondo esperte e femministe, l’ipotesi prevalente è che la sottomissione chimica, definita come l’atto di drogare qualcuno senza il suo consenso per abusarne, possa non essere il fattore principale. Si sospetta piuttosto che tali atti siano una strategia per indurre panico e limitare la libertà delle donne nello spazio pubblico.
Le testimonianze delle vittime rivelano una sorprendente similitudine: molte hanno notato segni di puntura su gambe, braccia o collo e alcuni hanno avvertito l’istante preciso della puntura. Diverse donne hanno lamentato malesseri, come vertigini e nausea, e sono state trasportate in ospedale per effettuare test tossicologici, i quali, ad oggi, non hanno fornito risultati significativi.
Una delle teorie più discusse riguarda l’uso di siringhe contenenti la nota “droga dello stupro”, come il GBL o il GHB, che hanno effetti sedativi e possono essere usati per violenze sessuali su individui incoscienti. Tuttavia, risulta complicato dimostrare la presenza di tali sostanze in campioni biologici raccolti tardivamente poiché esse vengono rapidamente metabolizzate e eliminate dall’organismo.
Altre ipotesi suggeriscono che la sostanza iniettata potrebbe consistere in insulina o adrenalina, che sono già prodotte dal corpo umano, rendendo la loro identificazione nei test difficile. Inoltre, risulta plausibile che le punture siano state inflitte non con siringhe, ma con aghi o addirittura stuzzicadenti, come riportato in alcune denunce.
Negli ultimi anni, il fenomeno delle iniezioni di strada ha avuto diverse manifestazioni in contesti pubblici in Francia. Nel 2022 sono state registrate oltre 2.100 denunce, ma senza alcun arresto. L’Agenzia Nazionale Francese per la Salute e i Medicinali (ANSM) ha condotto un’indagine per chiarire la situazione. Tra i migliaia di casi segnalati non è stata trovata alcuna sostanza sospetta nei corpi delle presunte vittime, attribuendo i sintomi ad altri prodotti consumati o a suggestioni comprensibili.
L’ANSM ha avanzato l’ipotesi che tali azioni siano volte a seminare panico anziché a iniettare sostanze nei corpi delle persone. Anche esperti e osservatori femministi spesso concordano su questa interpretazione.
Il giornalista Félix Lemaître, autore di “La Nuit des hommes: une enquête sur la soumission chimique”, ha messo in evidenza la lunga storia delle iniezioni nei luoghi pubblici, citando eventi simili avvenuti a Parigi tra il 1819 e il 1820, quando circa 400 donne denunciarono aggressioni simili. Le aggressioni di quel periodo erano descritte come attacchi alla sicurezza e moralità pubblica, generando un clima di paura che condizionava la vita sociale, creando un quadro in cui ogni uomo è visto come un possibile aggressore.
Queste manifestazioni di violenza furono amplificate dalla stampa, generando panico collettivo, e contribuendo ad instaurare teorie del complotto che miravano a delegittimare gli oppositori politici del periodo post-rivoluzionario. Col passare del tempo, il dibattito si è spostato dal focussing sulle vere vittime, le donne, a un’attenta analisi del contesto politico in cui questi eventi si verificavano.
Oggi, con il fenomeno delle iniezioni di strada, osserviamo un ritorno di simili dinamiche reazionarie e misogine, come afferma Lemaître: «Sembra che stiamo assistendo a un incremento della misoginia organizzata, amplificata e confermata dai social media. Ciò che è accaduto durante la Fête de la Musique serve a ricordare alle donne che gli spazi pubblici non sono sicuri per loro». Il Ministero dell’Interno francese ha addirittura segnalato che tali attacchi sono stati alimentati da “sfide” sui social profilatisi prima dell’evento.
Maëlle Noire, della collettivo femminista Nous Toutes, ha messo in evidenza che il fenomeno non nasce solo da paure infondate, ma è radicato in una cultura che sfrutta il sensazionalismo per accentuare le paure sociali nei confronti di alcuni gruppi, come i tossicodipendenti o le persone sieropositive. Ciò evidenzia un’urgente necessità di affrontare non solo le manifestazioni di violenza, ma anche i contesti culturali che le alimentano.