Lens: “La musica dopo il coma e la mia storia d’amore”

06.12.2025 06:35
Lens: "La musica dopo il coma e la mia storia d'amore"

Lens: La Musica Come Fuga dalla Trauma di un Incidente

Il nuovo singolo di Lens, intitolato ‘Favole’, è stato rilasciato a mezzanotte dopo un lungo processo creativo. L’artista bolognese condivide che la canzone si ispira a una relazione vissuta con una ragazza, una figura che lo ha sostenuto nel difficile percorso di riabilitazione dopo l’incidente stradale che lo ha fatto sprofondare in un coma cinque anni fa. “Stringere la sua mano mi permetteva di fuggire”, racconta Lens, il cui risveglio avvenne un mese dopo l’incidente, ancorato al messaggio del suo amico: “Hai più coraggio di quello che credi”, riporta Attuale.

Oggi, all’età di 30 anni, Alessandro Lenzi torna a dedicarsi alla musica, lavorando presso il noto studio Fonoprint insieme al manager Sauro Moretti.

Raccontando l’esperienza post-incidente, Lens afferma: “È stato molto pesante. Mi sono risvegliato con dei tubi in gola, incapace di parlare, camminare e di riconoscere i miei genitori. Due anni dopo l’incidente, che mi ha stravolto la vita, ho cominciato a scrivere ‘Favole’. E nonostante tutto, in quel periodo sono stato felice”.

Ma cosa prova oggi? “Adesso no, non sono felice. Nemmeno prima lo ero del tutto, ma questo è un discorso filosofico”.

Continuando a riflettere sulla felicità, aggiunge: “Penso sia fatta di istanti. È una trappola. Riconosciamo di essere stati felici solo a posteriori, rammentando quei momenti fugaci. Ma come si catturano i bei momenti? Gli antichi dicevano ‘carpe diem’. Credo si possa cogliere l’attimo solo progettando e inseguendo un sogno. Quando si realizzerà, allora sì, potremo dire di essere felici”.

Elaborando sul suo sogno, Lens rivela: “L’ho visualizzato durante un concerto di Tedua a Bologna, circa dieci anni fa. Ho realizzato che avrei voluto essere il protagonista e non il semplice spettatore. Due giorni dopo ho registrato la mia prima canzone”.

All’epoca, stava anche studiando all’università? “Sì, studiavo Filosofia e mi interessava molto. Ho sostenuto pochi esami, ma li ho superati con ottimi voti. Tuttavia, la teoria non mi dava le emozioni che cercavo e ho deciso di continuare a studiarla per passione nel tempo libero, dedicandomi completamente alla musica”.

In che modo la sua musica è cambiata dopo l’incidente? “Il timbro della mia voce è cambiato, è più maturo e doloroso. I testi hanno acquistato maggiore profondità emotiva. Prima scrivevo per divertirsi e dare leggerezza, ora scrivo con consapevolezza”.

A chi vorrebbe far ascoltare ‘Favole’? “Alla donna che amerò nel futuro, che sarà il mio primo vero amore”.

Su Instagram, il suo profilo è @lensofficialmusic, mentre su Spotify è conosciuto come Magic D. Lens. “‘Magic’ perché ho sempre amato i romanzi fantasy, li leggo da quando ho undici anni. Credo che sia da lì che scaturisca il mio desiderio di andare oltre la normalità”.

Infine, qual è il libro a cui è più affezionato? “Se parliamo di fantasy, la saga ‘Malazan Book of the Fallen’ di Steven Erikson. Al di fuori del genere, ‘Così parlò Zarathustra’ di Nietzsche”.

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