L’esercito russo avanza a Pokrovsk, ma la resistenza ucraina continua

02.11.2025 09:05
L’esercito russo avanza a Pokrovsk, ma la resistenza ucraina continua

L’esercito russo avanza a Pokrovsk, cruciale per il controllo del Donbas

Dopo circa un anno di tentativi, l’esercito russo ha fatto ingresso nella città ucraina di Pokrovsk, situata nella regione orientale di Donetsk, nel Donbas. Con circa 60mila abitanti, Pokrovsk è soprannominata “la porta d’accesso a Donetsk” per essere l’ultima città di una certa rilevanza lungo l’autostrada che conduce alle aree ancora sotto il controllo ucraino. La conquista di questa città rappresenta per la Russia un obiettivo strategico, essendo la più significativa dal sequestro di Avdiivka all’inizio dell’anno scorso, riporta Attuale.

I resoconti delle due fazioni si contrastano nettamente: mentre la Russia afferma che la città si sarebbe arresa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato venerdì che le forze russe hanno infiltrato alcune zone, ma ha insistito sulla resistenza e sul contrattacco dell’esercito ucraino. Zelensky ha sottolineato che circa 170mila soldati russi sono stati inviati nella regione, descrivendo la situazione come “difficile” a causa della superiorità numerica dei russi sul campo.

Secondo la mappa fornita da DeepState, l’esercito russo sta avanzando principalmente da sud, e una considerevole parte della città è contesa. Negli ultimi dodici mesi, la resistenza delle forze ucraine a Pokrovsk è stata notevole, principalmente grazie all’uso di droni per intercettare gli attacchi russi. Nei primi mesi del 2024, i soldati ucraini erano sembrati in grado di arrestare la progressione russa, ma quest’ultima ha ripreso slancio durante l’estate.

Attraverso la conquista di Pokrovsk, la Russia mira a ottenere un controllo totale sul Donbas. Per il presidente russo Vladimir Putin, l’acquisizione di questa regione rappresenterebbe un asse significativo nelle trattative per un potenziale accordo di pace con l’Ucraina, i cui negoziati, mediati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sono bloccati da mesi a causa delle richieste massimaliste di Mosca, che prevede il ritiro delle truppe ucraine e la cessione di alcuni territori, incluso il Donbas stesso.

L’esercito ucraino, tuttavia, sta affrontando anche altri attacchi sul fronte orientale, a Kupiansk e a Kostiantynivka, strategie che potrebbero sbloccare ulteriori avanzate verso il nord di Donetsk. Nel contempo, le forze ucraine continuano a colpire gli obiettivi russi nel loro territorio: Vasyl Maliuk, capo del Servizio di sicurezza ucraino (SBU), ha riferito che tra settembre e ottobre, sono stati condotti 20 attacchi contro impianti petroliferi russi.

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