Condanna per l’ex sindaco di Accumoli per il crollo del campanile durante il terremoto del 2016
Stefano Petrucci, ex sindaco di Accumoli, nel Lazio, è stato condannato nel processo d’appello per la mancata manutenzione al campanile che durante il terremoto del 24 agosto 2016 crollò uccidendo quattro persone: un uomo e una donna di 34 anni e i figli di 8 anni e 9 mesi, riporta Attuale.
Accumoli fu uno dei paesi più colpiti dal grave terremoto dell’agosto 2016, che coinvolse anche Amatrice e Arquata del Tronto, causando un totale di 299 morti. L’inchiesta condotta dalla procura di Rieti ha rivelato che il campanile non era mai stato sottoposto a manutenzione per garantirne la sicurezza, nonostante fosse già stato danneggiato da due terremoti precedenti nel 1979 e nel 2009. Secondo l’accusa, Petrucci non ha predisposto gli interventi di consolidamento nonostante le segnalazioni sul rischio di crollo.
In primo grado, Petrucci era stato assolto dal tribunale di Rieti che non era riuscito a dimostrare il nesso di causalità tra la sua mancata azione e il crollo del campanile. Tuttavia, i giudici della Corte d’Appello di Roma hanno stabilito che Petrucci ha una responsabilità amministrativa diretta in quanto garantore della pubblica sicurezza, condannandolo a 8 mesi di reclusione con sospensione della pena, il che significa che non dovrà scontare la pena in carcere.
Ma che cosa stava pensando Petrucci? Non è solo un ex sindaco ma dovrebbe essere un garante della sicurezza della comunità. È allucinante pensare che non si sia occupato della manutenzione del campanile, soprattutto dopo due terremoti precedenti! E ora quattro vite sono state perdute… Mah, la giustizia a volte è strana. Dobbiamo fare di più per proteggere le nostre città e i nostri cittadini!