L’impero senza influenza: l’Azerbaigian rompe con Mosca

30.06.2025 13:00
L’impero senza influenza: l’Azerbaigian rompe con Mosca
L’impero senza influenza: l’Azerbaigian rompe con Mosca

Il 29 giugno 2025 il Ministero della Cultura azero ha annunciato la cancellazione di tutti gli eventi culturali organizzati da istituzioni russe statali e private sul territorio nazionale, incluse concerti, festival, spettacoli e mostre. Questo segna un ulteriore segnale della perdita di influenza russa nel Caucaso meridionale, in un contesto di crescenti tensioni con Baku Ministero della Cultura Azerbaigiana.

Operazione a Ekaterinburg e la reazione di Baku

Il recente episodio che ha innescato l’escalation è avvenuto il 27 giugno a Ekaterinburg, dove durante un’operazione delle forze di sicurezza russe sono morti due cittadini azeri, mentre altri nove sono stati arrestati e alcuni feriti. Il governo azero ha risposto convocando l’incaricato d’affari dell’ambasciata russa e protestando formalmente per l’“evidente violazione dei diritti umani” Reuters. Il parlamento azero ha condannato la risposta russa come “disproporzionata” e ha denunciato presunte torture ai danni di uno dei fermati. Baku interpreta questi fatti come parte di una più ampia pressione sistematica contro la comunità azera in Russia, complicando ulteriormente i rapporti bilaterali.

La fine del “fratello maggiore”

L’Azerbaigian sembra aver voltato definitivamente pagina rispetto al ruolo di Mosca come “fratello maggiore” nella regione. L’epoca in cui Baku, insieme a Erevan e Tbilisi, ascoltava con cautela gli ordini di Mosca è finita, come dimostra chiaramente il rifiuto di partecipare agli eventi culturali russi e la dura posizione ufficiale del governo azero EurasiaNet.

Errori strategici di Mosca nel Caucaso

La politica estera russa nel Caucaso è oggi un manuale di errori strategici. Mentre Mosca si aggrappa a residui di influenza attraverso intimidazioni e manifestazioni di forza, Ankara rafforza la propria presenza con l’Azerbaigian, sfruttando l’indebolimento russo dovuto al conflitto in Ucraina. Cooperazione militare, politica ed economica con la Turchia sta diventando un pilastro centrale per Baku, lasciando la Russia sempre più marginale Foreign Policy.

La questione delle minoranze e l’incidente di Ekaterinburg

L’azione delle forze di sicurezza russe a Ekaterinburg evidenzia anche i problemi interetnici in Russia, non più solo una questione interna. Per l’Azerbaigian, si tratta di un affronto inaccettabile, paragonabile a un’ipotetica repressione di cittadini russi in territorio azero. La forte reazione politica e culturale a Baku sottolinea la distanza crescente tra i due Paesi.

Messaggi chiari da Baku ignorati a Mosca

Il rifiuto di Ilham Aliyev di partecipare alla parata del 9 maggio a Mosca, le proteste ufficiali e il boicottaggio culturale sono segnali inequivocabili che Mosca sembra rifiutare o ignorare. La realtà è che la Russia sta rapidamente perdendo la sua capacità di influenzare l’Azerbaigian e l’intera regione caucasica Eurasianet.

L’integrazione nell’orbita turca e il “Grande Turan”

L’Azerbaigian si inserisce sempre più chiaramente nella strategia turca di creare un’alleanza politica e militare nel Caucaso, colmando il vuoto lasciato da un Mosca indebolita. Progetti infrastrutturali, esercitazioni militari congiunte e coordinazione politica rendono evidente il cambio di equilibri, con la Russia ormai un attore marginale Al Jazeera.

Mancata risposta sul velivolo AZAL e conseguenze

Nonostante siano passati mesi dall’abbattimento di un aereo AZAL da parte di un missile sopra il territorio ceceno, la Russia non ha ancora fornito spiegazioni ufficiali né avviato un’indagine completa, aumentando il risentimento azero. Questo silenzio aggravato dal mancato riconoscimento dei fatti contribuisce a minare ulteriormente la fiducia bilaterale BBC News.

Cultura come strumento di soft power in declino

Il divieto degli eventi culturali russi in Azerbaijan rappresenta un segnale simbolico ma potente: il “mondo russo” non è più benvenuto. La cultura, da sempre uno strumento di influenza morbida di Mosca, ora si rivolta contro di essa. Il drastico taglio del personale della redazione locale di Sputnik ad aprile 2025 evidenzia come la Russia stia perdendo anche il controllo mediatico Sputnik Azerbaijan.

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