La Comunità dell’Italofonia: un nuovo strumento di diplomazia culturale
Roma, 19 novembre 2025 – L’italiano emerge come un significativo strumento di diplomazia culturale. Con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale attraverso la diffusione della lingua italiana, si è tenuta ieri a Villa Madama la prima conferenza istitutiva della ‘Comunità dell’Italofonia’, sotto l’egida del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, in collaborazione con la Società Dante Alighieri, riporta Attuale.
Durante l’evento, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato che “la promozione della lingua e della cultura italiana all’estero è un investimento strategico, non meno importante della promozione della nostra offerta economica o industriale”. Attualmente, oltre 80 milioni di persone parlano italiano al di fuori dei confini nazionali, confermando la lingua come una delle più studiate al mondo, con circa 2 milioni di studenti, secondo stime recenti.
Antonio Tajani, inaugurando “l’inizio di una nuova stagione”, ha definito la Comunità dell’Italofonia come “un modo nuovo per costruire ponti”, mirato a “creare una rete costruttiva di pace, dialogo e confronto tra Paesi che hanno l’italiano come lingua ufficiale e quelli con grandi comunità italiane”.
Andrea Riccardi, presidente della Dante Alighieri, ha ricordato: “Prima ancora di essere italiani, siamo stati italofoni”. Ha aggiunto che “in questo mondo globale, l’italiano unisce senza una vocazione imperialistica”. Questi concetti sono stati ribaditi anche dal direttore generale dell’Aiea, Mariano Grossi, che ha evidenziato come “l’italofonia rafforza i legami” in un periodo in cui il futuro del multilateralismo e dell’Onu è messo in discussione. Tajani ha anche espresso il sostegno dell’Italia al diplomatico argentino di origine piemontese per il suo aspirante ruolo alla guida dell’Onu.
La presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, ha confermato che “l’italiano ha influenzato il mondo ben oltre i confini europei, parlato dall’America all’Africa fino all’Asia”, sottolineando il posizionamento speciale della lingua nelle istituzioni Ue che si intende tutelare. Anche il ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, ha affermato che la lingua italiana è fondamentale per definire la sua nazione, mentre i partecipanti hanno convenuto sull’importanza di valorizzare l’italofonia in diversi paesi, tra cui Albania, Croazia, Slovenia, Bulgaria, Montenegro, Malta, Somalia, Argentina e Stati Uniti.
È emerso che “l’Italia sta camminando sulla strada della grandezza e punta a diventare leader in Europa”, come affermato dal presidente della Niaf, Robert Allegrini. Tuttavia, ha avvertito che non può assumere questo ruolo se non si diffonde la conoscenza della lingua italiana. La domanda di imparare l’italiano è presente all’estero, ma mancano opportunità. Pertanto, è cruciale investire di più nella promozione della lingua italiana.