Longboat Key: i cittadini rifiutano di cambiare il nome della strada principale
I residenti di Longboat Key, un’isola della Florida meridionale con 7.400 abitanti, hanno deciso di non adottare la proposta di cambiare il nome della loro strada principale, Gulf of Mexico Drive, in Gulf of America Drive. Questa decisione è stata presa di fronte a un consiglio comunale che ha bocciato l’idea sostenuta dal presidente Donald Trump e dal governatore della Florida, Ron DeSantis, nonostante l’83% della popolazione desideri mantenere il nome attuale, riporta Attuale.
Il presidente Trump, all’inizio del suo secondo mandato, aveva firmato un ordine esecutivo il 20 gennaio per ribattezzare il Golfo del Messico, dichiarando che “Golfo d’America è un nome meraviglioso e appropriato”. DeSantis, passato per il parlamento statale, aveva già firmato una legge per ufficializzare il cambiamento in tutti gli statuti della Florida. Tuttavia, i cittadini di Longboat Key hanno espresso forti preoccupazioni su questa modifica, citando che la tradizione del nome persiste da 68 anni. “Alcuni abitanti vivono qui da 40-50 anni, e questo nome è sempre stato così”, ha dichiarato il sindaco Howard Tipton, evidenziando anche la complessità della modifica dei documenti legali necessari.
In realtà, i residenti di Longboat Key si trovano a fronteggiare problemi più gravi legati agli effetti di tre uragani che hanno colpito l’isola lo scorso anno, causando danni significativi e disagi per molte famiglie. “È stata una dura battuta d’arresto per una piccola comunità”, ha affermato Tipton, sottolineando che la popolazione è ancora alle prese con le conseguenze di tali eventi devastanti. Per molti, il cambiamento del nome della strada sembrava un problema secondario rispetto alle difficoltà quotidiane.
Nonostante la lobby a favore del cambiamento di nome, l’idea è stata vista dalla maggioranza come un capriccio. Longboat Key presenta una forte maggioranza conservatrice e una popolazione benestante, con un reddito medio annuale di circa 140.000 dollari. Il nome Gulf of Mexico è in uso dal 1550 e trae origine dal termine nahuatl “Mexica”, usato per riferirsi agli Aztechi.
Coloro che sostennero la causa della nuova denominazione espressero la loro frustrazione in un incontro pubblico, accusando gli oppositori di “odiare l’America”. La consigliera comunale B.J. Bishop rispose, mettendo in evidenza le proprie difficoltà personali: “Io e mio marito abbiamo perso la casa nell’uragano più di 12 mesi fa. Viviamo in un monolocale sopra un garage, ma sono qui a parlare di un cambio di nome lungo la strada. Per coloro che mi hanno accusato di ‘odiare l’America’, ho trascorso la mia vita al servizio dello Stato”.