L’ONU accusa l’Iran di violazione degli obblighi nucleari

12.06.2025 17:59
L'ONU accusa l'Iran di violazione degli obblighi nucleari

Preoccupazioni crescenti sull’Iran e il suo programma nucleare

Per la prima volta in vent’anni, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha dichiarato che l’Iran non sta rispettando i suoi obblighi in materia di non proliferazione nucleare, riporta Attuale. Questo tema è stato oggetto di dibattiti per un lungo periodo: sebbene Teheran continui a negare di voler sviluppare armi nucleari, negli ultimi anni il paese ha raggiunto livelli di arricchimento dell’uranio vicini al 60 per cento, un valore ben superiore rispetto a quello necessario per scopi civili. I negoziati complessi tra Iran e Stati Uniti, avviati circa un mese e mezzo fa, non hanno finora prodotto risultati tangibili.

L’AIEA ha l’incarico di monitorare le attività nucleari a livello globale. La risoluzione votata giovedì dal Consiglio dei governatori accusa Teheran di non rispettare il Trattato di non proliferazione nucleare. Dalla fine del 2019, l’Iran ha impedito l’accesso agli ispettori dell’AIEA, bloccando ogni verifica sullo sviluppo del proprio programma nucleare. Inoltre, il paese non avrebbe dichiarato alcuni siti dove si svolgono attività di arricchimento dell’uranio.

Il processo di arricchimento dell’uranio è cruciale per la creazione di un’arma nucleare, ma può essere utilizzato anche per applicazioni civili, come la produzione di energia nelle centrali nucleari. In base alla risoluzione, l’AIEA non è in grado di affermare che il programma nucleare iraniano sia esclusivamente pacifico a causa della mancanza di cooperazione da parte del governo di Teheran.

Il momento in cui la risoluzione è stata approvata è particolarmente delicato per l’Iran e per l’intero Medio Oriente. Recentemente, gli Stati Uniti hanno deciso di ridurre il personale diplomatico in Iraq, Bahrein e Kuwait, citando preoccupazioni per la sicurezza. Secondo rapporti, questa mossa potrebbe essere legata a timori di un possibile attacco israeliano contro l’Iran o di una rappresaglia iraniana contro le basi statunitensi nella regione.

Il governo iraniano ha minacciato possibili attacchi in risposta a eventuali azioni americane, soprattutto in caso di fallimento dei negoziati per limitare il programma nucleare. Questi colloqui sono ripresi in modo inaspettato, ricordando il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo nucleare che il presidente Donald Trump aveva attuato durante il suo primo mandato. Nonostante siano stati avviati diversi incontri, al momento non si sono raggiunti accordi significativi, con nuovi negoziati previsti per il weekend in Oman.

Anche Israele ha un interesse vitale nel prevenire la costruzione di armi nucleari da parte dell’Iran, dato che i due paesi sono storici nemici. Negli ultimi mesi, le tensioni sono aumentate con attacchi e minacce reciproche, coinvolgendo anche forze alleate come Hezbollah, un gruppo politico e militare libanese che mantiene forti legami con l’Iran.

La risoluzione, sostenuta da Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania, è stata approvata con una maggioranza di 19 voti su 35. Russia, Cina e Burkina Faso si sono opposti, mentre altri due Stati hanno scelto di non esprimere il proprio voto e undici si sono astenuti. Il documento menziona anche la possibilità di portare l’Iran davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il quale potrebbe adottare sanzioni nei confronti del paese. Tuttavia, un’ulteriore risoluzione potrebbe essere necessaria affinché ciò avvenga, ripetendo quanto accaduto nel 2005, quando l’AIEA sollevò preoccupazioni analoghe.

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