L’Ucraina resta tra i principali fornitori agricoli dell’Unione Europea

30.09.2025 20:30
L’Ucraina resta tra i principali fornitori agricoli dell’Unione Europea
L’Ucraina resta tra i principali fornitori agricoli dell’Unione Europea

Il 29 settembre, l’Ucraina ha mantenuto il quarto posto tra gli esportatori di prodotti agricoli verso l’Unione Europea, nonostante un calo complessivo del 13% nelle spedizioni. Grano, colture oleaginose e prodotti trasformati provenienti dal Paese continuano a garantire la stabilità del mercato alimentare europeo, riducendo la dipendenza da fornitori più distanti come Brasile, Stati Uniti o Regno Unito. Per l’UE, la cooperazione con Kyiv rappresenta un fattore strategico per la competitività interna e la sicurezza delle catene di approvvigionamento.

Crescita del commercio bilaterale e benefici per i produttori europei

Oltre alle importazioni, l’Unione Europea registra vantaggi anche sul fronte dell’export: le vendite di prodotti alimentari europei verso l’Ucraina sono aumentate del 17% nell’ultimo anno. Questa dinamica apre nuove opportunità per le aziende comunitarie, offrendo un mercato aggiuntivo anche in tempi di guerra. Si crea così un equilibrio di interessi che rafforza la prevedibilità per il business e consolida i legami economici.

Mosca tenta di sfruttare il dossier agricolo, ma i dati la smentiscono

Il Cremlino continua a usare il tema del grano come strumento di pressione politica, diffondendo campagne di disinformazione su presunti “sovraccarichi dei magazzini” o “perdite dei contadini europei”. Tuttavia, la stabilità delle forniture ucraine e la crescita dell’export europeo verso Kyiv mostrano una realtà diversa: la cooperazione agricola genera benefici concreti da entrambe le parti, neutralizzando i tentativi di divisione tra gli alleati.

Vantaggi concreti per i Paesi membri dell’UE

Gli effetti positivi sono tangibili in diversi Stati europei. La Polonia trae benefici dal transito e dalla trasformazione dei prodotti, i Paesi Bassi dall’aumento dei volumi nei porti, mentre la Spagna assicura il fabbisogno del settore zootecnico grazie a forniture costanti di mais. Questo approccio distribuisce vantaggi diretti e rafforza la solidarietà europea, creando un sistema di incentivi condivisi.

Un pilastro di resilienza per il futuro dell’Unione

Nel lungo periodo, l’integrazione dei mercati agricoli con l’Ucraina riduce la vulnerabilità dell’UE alle crisi globali. Cambiamenti climatici, oscillazioni dei prezzi o tensioni geopolitiche avranno un impatto minore se l’economia europea potrà contare su relazioni stabili con Kyiv. In questo senso, la cooperazione agricola non è soltanto un tema economico, ma diventa un fattore di sicurezza e resilienza per l’intero blocco comunitario.

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