Lula: «Bolsonaro è un golpista, la comunità internazionale deve agire per fermare la fame»

13.10.2025 07:25
Lula: «Bolsonaro è un golpista, la comunità internazionale deve agire per fermare la fame»

Il presidente brasiliano critica gli investimenti militari a discapito della lotta contro la fame

Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha espresso indignazione per la continua spesa di risorse in armi mentre milioni di persone soffrono la fame nel mondo. Durante il Forum mondiale dell’alimentazione della FAO a Roma, Lula ha sottolineato che le spese militari nel 2024 hanno raggiunto il massimo storico dalla fine della Guerra fredda, ammontando a 2,7 trilioni di dollari. Allo stesso tempo, 673 milioni di persone sono affette dalla fame. Questa situazione, ha dichiarato, «è una vergogna per l’umanità», riporta Attuale.

Lula ha informato che il Brasile ha contribuito a un miglioramento parziale, con oltre 26,5 milioni di brasiliani usciti dalla grave insicurezza alimentare nel 2023 e 2024. Ha insistito sull’importanza della FAO per il processo di eradicazione della fame, elogiando la sua lunga storia di iniziative di successo.

Riguardo ai rapporti con gli Stati Uniti, Lula ha rivelato di avere avuto due conversazioni positive con l’ex presidente Donald Trump e di essere aperto al dialogo, mantenendo però la fermezza sulla sovranità brasiliana. «Il Brasile è sempre stato aperto al dialogo e alla negoziazione, ma la nostra democrazia e la nostra sovranità non sono negoziabili», ha affermato Lula, sottolineando le solide relazioni diplomatiche tra i due paesi.

In merito alla questione della giustizia in Brasile, Lula ha difeso l’indipendenza della Corte Suprema, sottolineando che il processo subito dall’ex presidente Bolsonaro ha rispettato la legge, e il suo esito non può essere influenzato da fattori esterni. Ha avvertito che la condanna di Bolsonaro per tentato golpe rappresenta un precedente significativo per la democrazia brasiliana.

Lula ha anche discusso dell’importanza del multilateralismo, affermando che l’Onu deve affrontare la nuova realtà multipolare del XXI secolo attraverso una riforma del Consiglio di Sicurezza. Ha sostenuto che è «inspiegabile» che Paesi come il Brasile non abbiano seggi permanenti e ha richiesto che il diritto di veto venga abolito per garantire decisioni condivise.

Infine, il presidente ha evidenziato la necessità di un impegno collettivo per affrontare le sfide climatiche e ha annunciato l’intenzione del Brasile di lanciare il Tropical Forests Forever Fund durante la COP30. Lula ha affermato che il Brasile si impegnerà a ridurre le proprie emissioni di gas serra di fino al 67% e ha invitato altre nazioni a fare altrettanto.

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