Rivisitazione delle Normative sulle Emissioni nel Settore Automobilistico Europeo
Martedì, la Commissione Europea ha presentato un piano di proposte per il settore automobilistico, ridimensionando gli obiettivi sulla riduzione delle emissioni inquinanti e accogliendo in parte le richieste dei produttori. Secondo la proposta, dal 2035 le aziende automobilistiche europee dovranno ridurre del 90 per cento le proprie emissioni di anidride carbonica (CO2) rispetto ai livelli del 2021, anziché del 100 per cento come previsto in precedenza, riporta Attuale.
Questa modifica di fatto revoca il divieto di vendita di nuove auto a benzina e diesel, entrato in vigore nel 2023 e inizialmente previsto per il 2035. Il piano stabilisce che il restante 10 per cento delle emissioni dovrà essere compensato tramite l’uso di carburanti biologici o sintetici, noti come e-fuel, o producendo acciaio a basse emissioni di CO2 all’interno dell’Unione Europea.
La proposta ora necessita di discussione e approvazione da parte del Parlamento e del Consiglio Europeo, composti dai rappresentanti dei 27 paesi membri. Se approvato, dopo il 2035 sarà possibile immatricolare veicoli elettrici e continuerà la produzione e la vendita di auto con motori termici, ibridi plug-in e veicoli con estensori di autonomia.
Questo ripensamento rispetto al precedente divieto di vendere auto a combustione è principalmente una concessione alle aziende automobilistiche, specialmente in Italia e Germania, e riflette la richiesta di maggiore flessibilità nella riduzione delle emissioni. L’iniziativa fa parte del Green Deal, una serie di proposte volte a combattere il cambiamento climatico, presentate dalla Commissione nel 2021, con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti del 55 per cento entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
Tuttavia, nonostante l’ambizione del piano, le case automobilistiche europee hanno espresso preoccupazione riguardo al rischio di non raggiungere questi obiettivi, potenzialmente soggette a sanzioni. Questa incertezza è accentuata dalla generale crisi del settore automobilistico, dal calo delle vendite di auto elettriche in Europa e dalla forte concorrenza da parte dei produttori cinesi.