Marattin critica la legge di bilancio: “Governo spreca tempo e risorse, servono tagli alle aliquote”

16.12.2025 06:55
Marattin critica la legge di bilancio: "Governo spreca tempo e risorse, servono tagli alle aliquote"

Marattin attacca la Manovra: “Ecco perché i populisti sono scomparsi”

“Ma dove sono finiti i populisti?”. Questa domanda è stata sollevata da Luigi Marattin, economista e deputato del Partito Liberaldemocratico, nel contesto dell’ennesima corsa in Parlamento per l’approvazione della Manovra, riporta Attuale.

Il governo ha garantito che l’esercizio provvisorio non sarà necessario, ma Marattin esprime preoccupazioni sui costi di questo procedimento. “Sono passati due mesi dall’approvazione del governo e, come al solito, uno dei due rami del Parlamento, in questo caso la Camera, non lavorerà sulla legge, dovendo approvarla a scatola chiusa, mentre tempo prezioso va perso. Non è questo uno spreco?”.

Marattin propone una riforma radicale: “Una Camera unica che lavori congiuntamente sulle leggi”.

Riguardo al contenuto della legge, critica entrambi gli schieramenti politici: “Né la sinistra né la destra hanno capito la situazione attuale”. Da una parte, la destra si vanta di aver supportato il ceto medio; dall’altra, la sinistra denuncia la manovra come un regalo ai ricchi. In realtà, secondo Marattin, “non si è fatto abbastanza per i ricchi”.

Marattin definisce impopolare la sua posizione, affermando: “Chi sono i ricchi? Secondo la sinistra, sono coloro che guadagnano 2.500 euro al mese e pagano un’ aliquota del 43%. La stessa aliquota che in altri Paesi europei spetta a chi guadagna 9.000 euro al mese. Se questo è il concetto di ricco, dico che il governo ha fatto troppo poco per loro, alleviandoli di soli 36 euro al mese. Io avrei proposto una riduzione dell’aliquota di 10 punti”.

Ma come finanziare queste proposte? Marattin suggerisce di anticipare la pensione di un mese e rottamare le cartelle, un’operazione che costerebbe due miliardi e che consentirebbe di abbassare l’aliquota al 33% fino a 60.000 euro annui.

Riguardo agli investimenti nella sanità, Marattin risponde: “C’è un altro malinteso. Sulla sanità, infatti, ci sono 7 miliardi in più rispetto all’anno scorso. Dal 2000, la spesa sanitaria è aumentata del 58% più dell’inflazione”.

Per Marattin, il problema della spesa pubblica italiana, anche quella sanitaria, non riguarda tanto il quanto, ma piuttosto il come si spende.

In un contesto complesso come quello attuale, gli “venti di guerra” si fanno sentire. “In entrambi gli schieramenti, il secondo partito, ovvero la Lega da una parte e il M5s dall’altra, non sta con l’Occidente. È per questo che non credo nel bipolarismo“, afferma.

Marattin si pronuncia anche sulla necessità di cambiare la legge elettorale: “Credo sia necessario, e non è un mistero”. Per lui, “gli unici due modelli che possono funzionare in Italia sono un proporzionale puro o un doppio turno di collegio”. Questo perché l’attuale situazione di bipolarismo è “drogata”, non mirata a vincere, ma a far perdere l’altro schieramento, il che alla fine porta solo a una perdita per il Paese.

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