Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un forte allerta contro la minaccia di una guerra nucleare, sottolineando che l’uso o anche solo la minaccia concreta di introdurre armamenti nucleari nei conflitti rappresenta un crimine contro l’umanità. Durante la cerimonia di saluto al corpo diplomatico per il nuovo anno, Mattarella ha evidenziato le crescenti tensioni geopolitiche, con un focus particolare sul conflitto tra Russia e Ucraina, riporta Attuale.
Il dito puntato contro Mosca
“Un protagonista della comunità internazionale, la Federazione Russa, ha, sciaguratamente, scelto di travolgere questo percorso ripristinando, con la forza, l’antistorica ricerca di zone di influenza, di conquista territoriale, di crudele prepotenza delle armi,” ha dichiarato Mattarella. Riguardo ai negoziati in corso tra Mosca e Kiev, ha aggiunto: “Appare insensata la pace evocata da parte di chi, muovendo guerra, pretende in realtà di imporre le proprie condizioni. Il principio non può essere muovere guerra per fare la pace: è paradossale.”
Il ruolo dell’Ue per «tutelare i più deboli»
Mattarella ha definito l’Unione europea come “una delle più riuscite esperienze di pace tra i popoli e di democrazia.” Secondo lui, l’Ue dovrebbe giocare un ruolo di primo piano nelle trattative tra Mosca e Kiev, promettendo di tutelare gli interessi dei Paesi più deboli. “La storia insegna che, nei rapporti internazionali, dinamiche puramente bilaterali pongono il più debole alla mercé del più forte. Non è accettabile la pretesa che quelle dinamiche tornino a essere la misura dei rapporti tra popoli liberi,” ha affermato.
Le norme Ue contro le Big Tech «contestate da corporazioni senza regole»
In merito alle normative europee riguardanti le Big Tech, Mattarella ha sostenuto la necessità di regolamentare le corporazioni internazionali. Questa affermazione segue gli scontri tra Elon Musk e l’Unione Europea, a seguito della multa imposta dalla Commissione europea a Musk. “La libera condivisione di principi e di norme non è una gabbia che costringe, ma un sostegno che tutela, soprattutto i più deboli. Non sorprende che vengano contestate da corporazioni internazionali che si espandono pretendendo di non dover osservare alcuna regola: questa non sarebbe libertà ma arbitrio,” ha commentato il presidente.
Foto copertina: ANSA/Francesco Ammendola | Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella