Meloni sul piano di Trump per l’Ucraina: «Serve una pace giusta, lavoriamo con europei e Stati Uniti»

22.11.2025 17:25
Meloni sul piano di Trump per l'Ucraina: «Serve una pace giusta, lavoriamo con europei e Stati Uniti»

G20 a Johannesburg: Meloni esprime dubbi sul piano di pace di Trump per l’Ucraina

DAL NOSTRO INVIATO
JOHANNESBURG – Durante la prima giornata del G20, caratterizzata dall’assenza della delegazione americana, Giorgia Meloni discute la delicata questione della crisi in Ucraina e del piano di pace proposto da Washington. La premier italiana enfatizza l’importanza di un approccio che garantisca una pace “giusta” e afferma che senza il coinvolgimento diretto di Kiev non può esserci un negoziato vittorioso, riporta Attuale.

Meloni evidenzia che la pace deve essere giusta, un principio condiviso dai suoi ministri, come Crosetto e Tajani, che sostengono che Kiev deve essere parte attiva del processo negoziale. Inoltre, la premier sottolinea che nessuno deve essere escluso dal processo, manifestando il suo impegno a collaborare sia con gli Stati Uniti che con altri leader europei, per dissipare i timori riguardanti il ruolo dell’Italia nelle attuali dinamiche europee.

Al termine di un incontro con i leader europei, Meloni firma un comunicato congiunto in cui emergono forti riserve sul piano di pace di Trump, descritto come una “base che ha bisogno di ulteriore lavoro”. Di particolare preoccupazione è la proposta di riduzione dell’esercito ucraino, che solleva interrogativi tra i partecipanti, compresi i rappresentanti italiani.

In aggiunta, il comunicato sottolinea che l’adesione dell’Ucraina alla NATO e all’Unione Europea dovrebbe essere decisa coinvolgendo i membri delle rispettive organizzazioni, evidenziando così l’intenzione di non accettare passivamente le limitazioni imposte dal piano di pace americano.

Un ulteriore sviluppo significativo per il governo italiano è la notizia che Roma parteciperà anche alle consultazioni in Svizzera per l’accordo di pace, con la rappresentanza affidata al consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio, Fabrizio Saggio, che si è recato in Svizzera dopo aver abbandonato i lavori del G20.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere