Ucraina: intensificazione degli attacchi russi su Kiev
KIEV – Nella capitale ucraina si è verificato un attacco senza precedenti: alle tre di ieri mattina, una pioggia di 28 missili balistici e ipersonici è piombata sulla città, accompagnata da centinaia di droni Shahed iraniani modificati dalle forze russe, causando vittime e distruzione. Le autorità segnalano almeno venti morti, tra cui quattro bambini, e decine di feriti. Attualmente mancano all’appello dieci persone, riporta Attuale.
Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha dichiarato che l’attacco ha danneggiato gravemente diversi quartieri, tra cui Darnytskyi e Shevchenkivskyi, e ha causato la distruzione di un edificio residenziale di cinque piani e di una torre di 25 piani. Queste esplosioni hanno colpito anche l’area vicino all’ambasciata italiana, fortunatamente non danneggiata. “Quando si lanciano bombe così potenti nel centro di Kiev, tutto è a rischio”, ha affermato un diplomatico europeo.
Questa offensiva è stata interpretata come un tentativo dei russi di intimidire la popolazione civile. Testimoni e orecchi assolti dell’attacco indicano un cambiamento nella strategia di guerra russa, evidenziando la volontà di terrorizzare la popolazione ucraina e colpire in modo diretto gli obiettivi civili. “Putin vuole farci paura; è chiaro che questi missili non erano destinati a obiettivi militari”, ha commentato Sofia, una residente locale.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Russia preferisce “la logica dei missili a quella dei negoziati”. In risposta all’intensificarsi della violenza, Zelensky ha contattato i leader europei per discutere la necessità di garanzie di sicurezza e nuove sanzioni contro Mosca, con l’obiettivo di potenziare le difese aeree dell’Ucraina. Anche l’ex presidente statunitense Donald Trump si è espresso sull’accaduto, dichiarando di non essere sorpreso dall’attacco a Kiev.
I siti militari ucraini hanno monitorato la situazione, avvertendo che la Russia potrebbe lanciare ulteriori operazioni nelle prossime settimane, con missili già pronti a essere lanciati da velivoli e navi della flotta. Gli esperti prevedono che il conflitto possa intensificarsi ulteriormente, imponendo una riflessione seria sulla sicurezza non solo dell’Ucraina, ma dell’intera regione.