Intensificati i conflitti tra Israele e Iran: sviluppi recenti
Un attacco aereo israeliano ha colpito il centro di stato della televisione iraniana, mentre la reporter stava riportando le notizie. Questo attacco ha causato morti e feriti, con i militari israeliani che giustificano l’operazione dichiarando che il luogo era utilizzato da forze militari sotto il pretesto di attività civili. Nonostante ciò, la tensione rimane alta, con avvertimenti alla popolazione di evacuare le aree colpite. In questo contesto turbolento, riporta Attuale.
Recentemente, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha minacciato l’eliminazione della Guida Suprema Khamenei, definendolo un obiettivo di primo piano nella lotta contro il regime iraniano. Khalid ha avvertito che la popolazione di Teheran pagherà per gli attacchi, una dichiarazione che ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza civile. Katz, scelto da Netanyahu anche per la sua lealtà, ha generato controversie con le sue affermazioni aggressive, precisando successivamente che Israele non mira ai civili.
Durante l’escalation delle ostilità, Netanyahu ha confermato che la rimozione di Khamenei potrebbe porre fine al conflitto in corso, esprimendo la necessità di affrontare la minaccia nucleare iraniana. Mentre l’Iran sembra avviare discussioni per un possibile cessate il fuoco, il primo ministro israeliano ha sottolineato che non si fida delle loro intenzioni, accusando Teheran di preparare negoziati fittizi.
Nella sua prima conferenza stampa dall’inizio dell’operazione, Netanyahu ha dichiarato di essere fiducioso nella vittoria e ha ipotizzato un cambiamento di regime in Iran come risultato delle azioni militari israeliane. Ha aggiunto che gli sforzi per dissuadere il programma nucleare degli ayatollah sono stati finora efficaci, ritardando i loro progressi significativi.
I rapporti recenti indicano che il regime iraniano ha contattato Arabia Saudita, Qatar e Oman per esplorare la possibilità che Donald Trump intervenga a convincere Israele a una tregua. In cambio, Teheran si mostrerebbe disponibile a negoziare un accordo sul programma nucleare con posizioni più conciliatorie. Tuttavia, la risposta di Trump è stata inequivocabile, puntualizzando che l’Iran deve trattare immediatamente per evitare ulteriori danni.
Nel frattempo, il Pentagono ha spostato navi da guerra verso il Medio Oriente, mentre le forze armate israeliane continuano a prepararsi per una possibile escalation degli scontri. Le immagini di attacchi missilistici aumentano la preoccupazione in Israele, con i pasdaran iraniani pronti a lanciare quello che definiscono il “bombardamento più massiccio” nella storia del conflitto. Le avvertenze verso i cittadini israeliani sembrano tentare di fomentare il panico come parte di una strategia di guerra psicologica.
Il conflitto ha visto già oltre 370 razzi lanciati contro Israele, con un numero crescente di vittime da entrambe le parti. Sebbene i mezzi di difesa israeliani riescano a neutralizzare la maggior parte delle minacce, un numero significativo di missili ha effettivamente colpito obiettivi nella regione, aumentando ulteriormente le tensioni e le paure di un conflitto prolungato.