Monaco celebra 20 anni di regno di Alberto con un affettuoso gesto verso l’erede Jacques

19.07.2025 20:25
Monaco celebra 20 anni di regno di Alberto con un affettuoso gesto verso l'erede Jacques

Commosso, il principe Alberto sfiora il capo del piccolo Jacques con un bacio. Poi Charlène si avvicina e lo abbraccia. Attorno c’è tutta la famiglia Grimaldi riunita, comprese le sorelle Carolina e Stéphanie e i nipoti.

«Vent’anni di regno, sono stati intensi, talvolta difficili ma felici… grazie al vostro amore e sostegno», afferma il principe dopo che il sindaco di Monaco, Georges Marsan, ha esclamato “Viva Munegu!”. E ringrazia Charlène e i figli, oltre alle sorelle con i nipoti. I nipoti sono sempre più attivi attorno al principe in questo 2025.

Alla reggia di Monaco si può notare una presenza forte delle nuove generazioni dei Grimaldi: da Andrea Casiraghi a Louis Ducruet con la moglie Marie, passando per Alexandra con il fidanzato Ben Sylvester Strautmann. I piccoli Stefano Ercole Carlo Casiraghi, Francesco Carlo Albert Casiraghi e Beatrice Borromeo in dolce attesa, Charlotte Casiraghi, Balthazar Casiraghi-Rassam, Tatiana Santo Domingo e Maximilian Casiraghi sono presenti, così come le figlie di Stéphanie, Pauline Ducruet e Camille Gottlieb che, una settimana fa, al gala della Croce Rossa, ha reso omaggio al ricordo di Grace con un abito ispirato alla diva.

La presenza del fratello della principessa Charlène, Gareth Wittstock, è da anni una costante al fianco della nuova Principessa di Monaco, contribuendo con la Fondazione della Principessa per promuovere la pratica del nuoto. L’unica assente è stata Pierre Casiraghi, impegnato con l’Admiral’s Cup.

La festa ha ufficialmente inizio mentre la sera avvolge Monaco, sulla Rocca conquistata dai Grimaldi nel 1297 e mai più lasciata. I monegaschi celebrano vent’anni di regno del loro principe, Alberto II. Le giovani del luogo indossano il tradizionale costume, marquise bianchi e rossi come i colori di Monaco, e gustano barbajuans, tipico piatto della tradizione monegasca, in una celebrazione in piazza davanti al palazzo dei Principi.

È la stessa piazza dove vent’anni fa iniziava l’avventura del regno di Alberto II con la simbolica consegna delle chiavi del Principato. E per una sera i Carabinier del principe si esibiscono con il clarinetto. Dalla torre del palazzo sventola la bandiera del Principato, mentre i due frati brandiscono una spada, a ricordo dell’inganno di Francesco (detto Malizia) Grimaldi per conquistare questo sperone di terra affacciato sul Mar Mediterraneo.

«Non sempre tutto è facile, ma sì sono soddisfatto di questi vent’anni di regno», confida il principe Alberto a una recente domanda sulla sua soddisfazione riguardo ai risultati ottenuti in due decadi di governo, rispondendo: «Il sostegno di Charlène e di tutta la famiglia». Mai così unita come in questo 2025 che segna i due decenni sul trono. La celebrazione si svolge con quella che il principe chiama «la famiglia monegasca» in piazza del Palais. Anche se il principe insiste che la grande celebrazione avverrà tra cinque anni, in occasione del Giubileo del regno.

Il principe, di fronte ai monegaschi riuniti, ricorda questa sera le finanze sane del principato e l’impegno sostenibile. Riferendosi al suo primo discorso di vent’anni fa, sottolinea l’importanza dell’etica e l’innovazione, che rappresentano la Monaco degli anni Duemila, in grado di lanciare nano satelliti nello spazio e sperimentare nuove soluzioni tecnologiche avanzate.

Dieci anni fa, quando Alberto celebrava il «primo traguardo», dichiarava: «All’inizio avevo timore di sbagliare, ora sono fiducioso che i progetti per portare Monaco nel futuro siano quelli giusti». E in quel 2015, la principessa Charlène, nel bel mezzo di una celebrazione popolare, sorprendeva tutti con parole d’amore: «Tu sei il principe del cuore, del mio cuore».

Sul piazzale, ora affollato, la celebrazione del ventesimo anniversario sul trono si arricchisce di ricordi. La sala del Palais ha accolto un banchetto di Stato un mese fa per Emmanuel Macron in visita ufficiale, mentre Alberto è atteso a Parigi nel 2026. «Monseigneur, Albert, tu sai che sarò sempre al tuo fianco con il Popolo monegasco».

Una settimana fa, l’emozionante sorpresa è stata preparata da Charlène, in un abito pervinca firmato da Elie Saab, che ha chiesto un brindisi al principe Alberto… a te, Albert. Ha poi lodato la guida del principe: «Hai guidato con saggezza, coraggio e determinazione», riconoscendo il suo impegno sia a livello locale che internazionale.

La scomparsa di Ranieri nel 2005 ha immediatamente trasferito il potere al figlio Alberto, che lo aveva affiancato durante gli ultimi giorni del padre. In luglio 2005, sulla piazza del Palais, Alberto ricevette le chiavi simboliche della città-Stato all’età di 47 anni. «Un Principato in cui virtù e denaro dovranno coniugarsi in permanenza», dichiarava nel suo discorso inaugurale, dedicato alla ricostruzione del piccolo Stato.

Il 19 novembre 2005, durante la Festa Nazionale dedicate a San Ranieri, l’istituzione di una celebrazione solenne ha visto la partecipazione di Capi di Stato e Reali in un Monaco rinforzato, con mille uomini mobilitati per la sicurezza.

Nel corso degli anni, Alberto ha saputo espandere le relazioni con 160 Paesi e gestire complesse interazioni diplomatiche, affermando la posizione di Monaco nelle comunità internazionali, inclusa la partecipazione attiva nell’Onu e il consiglio d’Europa. Inoltre, ha espresso l’intenzione di preparare i gemelli Jacques e Gabriella per le responsabilità future, testimoniando un impegno forte nella continuità del regno.

La dimostrazione, in questa direzione, è arrivata nei giorni scorsi dalla visita nella regione francese di Carladès, dove Gabriella ha ricevuto onori e riconoscimenti. Intanto, il progetto MareTerra prende piede, con l’acquisizione di nuovi spazi residenziali che promettono un futuro eco-sostenibile per il Principato.

Riporta Attuale.

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