Una vita da inviato alla Stampa, è stato direttore di Tuttosport e volto tv: un vuoto nel giornalismo di cui ha scritto la storia. Lascia un vuoto, non solo nel giornalismo sportivo, perché Gpo ha girato e descritto il mondo
Il giornalismo sportivo piange Gian Paolo Ormezzano, morto ieri a 89 anni. Firma de La Stampa e del Guerin Sportivo, è stato direttore responsabile di Tuttosport. Per decenni ha raccontato il mondo dello sport e il suo amato Torino.
Non era un giornalista d’altri tempi, come pure affermava con orgoglio rivendicando “il marciapiede”, lui che era diventato icona, narratore finissimo, ritrattista e amico di generazioni di campioni e ferimento per generazioni di cronisti. Gian Paolo Ormezzano era un giornalista senza tempo, dalle prime esperienza a Tuttosport al tramonto degli anni Quaranta, mentre studiava Giurisprudenza nella sua Torino, fino ai nostri giorni, perché ha lavorato fino all’ultimo senza smarrire una goccia d’entusiasmo e di passione.
A ben pensarci, in realtà, la sua carriera era iniziata assai prima: aveva deciso di fare il giornalista alle elementari, frequentate a Limone Piemonte dove la famiglia era sfollata, ed era già così bravo con le parole da scrivere lui i pensierini per i compagni in cambio di mentine e dolcetti. E di sport – grande passione: ha praticato sci, calcio, basket, nuoto e podismo – ha scritto, per vocazione e amore, ancora prima di accostarsi al mestieraccio, intrecciando la lucidità super partes del testimone con il tifo viscerale per il suo Toro.
Predestinato, di Tuttosport divenne giovanissimo direttore – nel 1974, lui ch’era ragazzo del ’35 – e rimase cinque anni prima di passare alla Stampa come inviato, rimanendovi fino al 1991, anno di una pensione solo virtuale perché di curiosare, raccontare, criticare – anche in tv: è stato volto notissimo – se hai il sacro fuoco dentro non smetti mai davvero. Lascia un vuoto, e non è un modo di dire, e non solo nel giornalismo sportivo, perché Gpo ha girato e descritto il mondo, anzi anche la Luna: tra i suoi servizi storici, ci sono quelli da Cape Canaveral nel 1969, inviato nel grande giorno del piccolo passo dell’uomo e de grande passo dell’umanità.