Una nuova offensiva di Elon Musk contro l’Unione Europea ha avuto luogo, questa volta con l’infelice comparazione di Bruxelles al “Quarto Reich“. Il miliardario ha condiviso un’immagine che mostra l’emblema blu dell’UE accostato a una bandiera con la svastica, commentando semplicemente: “Praticamente“. Musk continua a manifestare la sua rabbia per la multa di 120 milioni di euro inflitta da Bruxelles a X e ha, inoltre, rimosso dall’uso pubblicitario l’account della UE dal suo social. Già due giorni fa, l’imprenditore aveva auspicato l’abolizione dell’Unione Europea e il ripristino della sovranità dei singoli Stati.
Un ulteriore fronte di polemica è stato aperto da Donald Trump Jr. Il figlio dell’ex presidente americano ha affermato durante il Doha Forum in Qatar che “gli americani hanno firmato assegni per aiutare l’Ucraina per anni” e che l’opinione pubblica non è più interessata a questo supporto. Non ha escluso la possibilità che suo padre possa abbandonare il processo di pace: “Penso che potrebbe succedere. Quello che mio padre ha di unico è che non sai mai quello che farà”.
Trump Jr. ha anche espresso disprezzo nei confronti dell’Ucraina, affermando che è “molto più corrotta della Russia” e ha criticato la strategia europea, dicendo che, con le sanzioni, l’Unione non ha fatto altro che aumentare i prezzi: “Vogliamo la pace, ma il piano degli europei è vincere a livello economico e aspettare che la Russia finisca in bancarotta. Questo non è un piano”.
Dopo i recenti negoziati di Miami, un certo ottimismo proviene da Keith Kellogg, inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, il quale ha dichiarato che “un accordo di pace è molto vicino“: “Se risolviamo le questioni del Donbass e della centrale nucleare di Zaporizhzhia, siamo agli ultimi 10 metri, i più difficili.” Tuttavia, Mosca ha respinto tale ottimismo. Nonostante ciò, l’Europa persevera; oggi a Londra si svolgerà una riunione dei Volenterosi, con la partecipazione del premier britannico Keir Starmer, del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, del presidente francese Emmanuel Macron e del cancelliere tedesco Friedrich Merz.
In una conversazione telefonica di ieri, la premier italiana Giorgia Meloni ha rinnovato la solidarietà dell’Italia al presidente Zelensky, il quale sarà a Roma nei prossimi giorni. Meloni ha annunciato l’invio di forniture di emergenza per sostenere le infrastrutture energetiche e la popolazione ucraina. Generatori forniti da aziende italiane verranno inviati nelle prossime settimane.
Sul fronte di guerra, la Russia continua la sua lenta avanzata. Ieri sarebbero stati conquistati due insediamenti, Kucherivka nel Kharkiv e Rivne nel Donetsk, con un bilancio di almeno quattro civili morti. “Quasi ogni giorno e ogni notte”, ha scritto Zelensky su X, “i nostri servizi di emergenza si occupano delle conseguenze degli attacchi russi contro città e comunità ucraine pacifiche. Solo questa settimana, la Russia ha lanciato oltre 1.600 droni, quasi 1.200 bombe guidate e circa 70 missili”.
Attualmente, la Russia controlla il 19,2% dell’Ucraina, inclusa la Crimea, annessa nel 2014. Tuttavia, Mosca ambisce a ottenere molto di più. La popolazione ucraina non è disposta a pagare un prezzo simile; come ha dichiarato Bohdan, un soldato della 31ma Brigata ucraina: “Nessuno vuole che la guerra continui, ma non vogliamo nemmeno rinunciare alla nostra terra“, riportano le fonti.
Il presidente ucraino Zelensky è atteso a Roma nei prossimi giorni. Ha espresso nella conversazione con Meloni la sua gratitudine per gli sforzi diplomatici e il supporto materiale, riporta Attuale.
Mah, ma che sta succedendo? Musk che fa certi paragoni è davvero un problema, non si può scherzare su cose così serie! E Trump Jr. che critica l’Ucraina, ma dico io, ci rendiamo conto? È incredibile come certi personaggi possano pensare di politicizzare tutto in questo modo…