Chieti, 1 dicembre 2025 – Oggi il Tribunale dei minori dell’ Aquila potrebbe decidere di restituire alla coppia anglo-australiana di Palmoli, Nathan e Catherine, la piena patria potestà sui tre figli, attualmente collocati in una struttura di accoglienza. I coniugi sono ufficialmente convocati per un’udienza di comparizione, ma non è escluso che i giudici possano modificare o revocare l’ordinanza di allontanamento, riporta Attuale.
La vicenda della ‘famiglia del bosco’
Il 20 novembre scorso, il Tribunale dei minori ha nominato un tutore provvisorio per i figli di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham. Questa decisione è stata presa dopo una relazione dei servizi sociali, che ha evidenziato la situazione di vita della famiglia, nota come la ‘famiglia del bosco’ per la loro scelta di abitare in un casolare isolato, privo di elettricità e acqua corrente.
“Il nucleo familiare vive in una condizione di disagio abitativo, non ci sono servizi igienici” e i bambini “non hanno interazioni sociali, non frequentano la scuola”, si legge nella relazione. I giudici hanno stabilito che “in considerazione delle gravi e pregiudizievoli violazioni dei diritti dei figli all’integrità fisica e psichica, i genitori vanno sospesi dalla responsabilità genitoriale”.
La nuova casa
Negli ultimi quindici giorni, la situazione è cambiata. I coniugi Trevallion hanno accettato un’offerta da un imprenditore di Cortona di fornire in comodato d’uso una villetta a soli 3 km dal loro casolare. Questa sistemazione, dotata di tutti i comfort, consente alla famiglia di mantenere, almeno in parte, il loro stile di vita. Un cambiamento decisivo è avvenuto con l’arrivo dei legali Marco Femminella e Danila Solinas, che hanno sostituito l’avvocato precedente della coppia, Giovanni Angelucci. I nuovi avvocati hanno presentato un reclamo presso il Tribunale dei minori, scegliendo una strategia comunicativa di apertura e collaborazione con l’autorità giudiziaria. Contemporaneamente, Nathan e Catherine si sono resi disponibili a trasferirsi nella casa ‘Nonna Gemma’ dell’istruttore abruzzese Armando Carusi, per consentire lavori di ristrutturazione nella loro proprietà affinché soddisfi i requisiti richiesti dalla magistratura.
Catena di solidarietà, lavori gratuiti (e sostenibili) al casolare
Altri hanno aderito al gesto di solidarietà di Carusi. Simone Agostino, commerciante e geometra di Palmoli, e l’idraulico Nicola Santini, hanno offerto i loro servizi gratuitamente per i lavori nella masseria. “Nathan ci ha fatto entrare nella sua abitazione e ci ha descritto le sue intenzioni: fare una tettoia di legno accanto al casolare per organizzare due stanze, la cucina e il bagno senza l’uso di plastica. Per quanto riguarda l’acqua, sarebbe necessario un serbatoio sul tetto per il recupero dell’acqua piovana”, hanno spiegato. Anche se mancano dei documenti da presentare in Comune, tutto è giudicato “fattibile”.
La questione della scuola
Nel frattempo, è giunta una nota del Ministero dell’Istruzione che certifica l’obbligo scolastico “regolarmente espletato” dai Trevallion, che hanno esercitato legalmente l’educazione domiciliare per i loro figli. “La conferma è arrivata dal dirigente scolastico dell’istituto di riferimento tramite l’ufficio scolastico regionale”, ha comunicato il dicastero. Anche il ministero della Giustizia ha richiesto al Tribunale dei minori tutti gli atti riguardanti la vicenda, generando pressioni sul sistema giudiziario, rispetto alla decisione di allontanamento.