Roma, 18 ottobre 2025 – Un’altra tragedia si è consumata al largo di Lampedusa, trasformando un viaggio di speranza in una trappola mortale per decine di migranti. Una donna in gravidanza ha perso la vita e diversi bambini risultano dispersi a seguito dell’ennesimo naufragio avvenuto nella giornata di ieri in area Sar maltese, a circa 50 miglia a sud-est dell’isola. I superstiti e l’unico corpo recuperato sono stati portati a terra, riporta Attuale.
La ricostruzione
Secondo i racconti dei sopravvissuti, come riportato dall’Unicef, circa 35 persone erano partite da Al Khums, in Libia, a bordo di una piccola imbarcazione in vetroresina. Dopo due giorni di navigazione, la barca si è ribaltata al largo di Lampedusa. Fino ad ora, undici persone, tra cui quattro bambini che viaggiavano da soli, sono state soccorse dalla Guardia Costiera italiana.
L’appello
“Questa tragedia – afferma l’Unicef in una nota – evidenzia ancora una volta i rischi mortali che bambini e famiglie affrontano lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Ogni vita perduta in mare sottolinea l’urgente necessità di operazioni di ricerca e soccorso coordinate, sbarchi sicuri, accoglienza su base comunitaria e accesso ai servizi di asilo”. L’Unicef invita “i governi a utilizzare il Patto su migrazione e asilo per dare priorità alla protezione dei bambini, garantendo percorsi sicuri e legali di protezione e ricongiungimento familiare. Chiediamo inoltre – conclude la nota – maggiori investimenti nei servizi essenziali per i bambini e le famiglie che arrivano attraverso rotte migratorie pericolose, inclusi il sostegno psicosociale, l’assistenza legale, sanitaria e l’accesso all’istruzione”.