New York presenta un candidato sindaco unico nel suo genere

16.06.2025 16:35
New York presenta un candidato sindaco unico nel suo genere

Le Primarie del Partito Democratico a New York: L’Ascesa di Zohran Mamdani

Il voto delle primarie del Partito Democratico per la nomina del candidato sindaco di New York è iniziato sabato scorso, a pochi mesi dalle elezioni comunali di novembre. Considerando che New York è saldamente in mano ai Democratici, l’attenzione verso queste primarie è sempre elevata, dato che chi si aggiudica la vittoria ha buone probabilità di essere eletto. Ci sono undici candidati, ma uno sta emergendo sopra gli altri: Zohran Mamdani, un trentatreenne musulmano di origini indiane, le cui idee si allineano con quelle di Bernie Sanders e che ha acquisito notevole popolarità sui social media, riporta Attuale.

Fino a poco tempo fa, Mamdani era relativamente sconosciuto, ma durante la scorsa settimana un sondaggio lo ha collocato in testa rispetto ad Andrew Cuomo, ex governatore dello stato di New York, il quale si era dimesso nel 2021 a causa di accuse di molestie sessuali, ora archiviate. Nonostante la sua candidatura abbia suscitato diverse critiche negli ambienti Democratici, Cuomo era considerato il favorito fino a poco tempo fa. Tuttavia, la situazione è cambiata, grazie al carisma di Mamdani e alle sue strategie ben pianificate, oltre alle sue posizioni fortemente progressiste.

Mamdani ha scelto di impegnarsi per mobilitare un numero crescente di nuovi elettori, invitandoli a partecipare alle primarie senza attendere il voto di novembre. Questa strategia si discosta da quella tradizionale, dove i candidati si rivolgono ai “triple prime voters”, ovvero a coloro che hanno partecipato a tre primarie consecutive e sono in genere fedeli al partito, poiché l’affluenza raramente supera il 25% degli aventi diritto.

La campagna elettorale di Mamdani si articola su due fronti principali: online e offline. Il suo team ha puntato molto su video creativi e coinvolgenti per attrarre i giovani progressisti, sfruttando i social media e collaborando con influencer e microcelebrità di New York. Il suo account Instagram conta oltre 600.000 follower e quello di TikTok quasi 300.000. Mamdani ha partecipato al format “Keep the Meter Running”, in cui il tiktoker Kareem Rahma chiede ai tassisti di portarlo nei loro ristoranti preferiti, ed è stato intervistato da Hasan Piker, uno degli streamer più seguiti al mondo su Twitch. Durante un recente evento, era presente Ella Emhoff, influencer e figlia del marito di Kamala Harris.

Parallelamente, i suoi volontari hanno condotto una campagna porta a porta nei quartieri a bassa affluenza. Mamdani ha dedicato particolare attenzione alla comunità musulmana, di cui anche lui fa parte: si compone di circa un milione di persone, di cui oltre 350.000 iscritte alle liste elettorali. Nelle scorse elezioni comunali, solo il 12% degli elettori registrati si è recato alle urne. Alcuni volontari della campagna hanno dichiarato al New York Times che è stato necessario molto impegno per convincere i gruppi più conservatori della comunità a prendere in considerazione Mamdani, visto che lui sostiene questioni come la legalizzazione della marijuana e i diritti delle persone LGBTQ+ e afferma di sostenere il diritto di esistere dello stato di Israele, malgrado le sue posizioni critiche riguardo al conflitto di Gaza.

Originario dell’Uganda, Mamdani ha genitori indiani ed è residente a New York sin dall’età di sette anni. Suo padre è professore alla prestigiosa Columbia University e sua madre regista. Ha ottenuto la cittadinanza americana nel 2018 e dal 2021 è membro della camera bassa del parlamento dello stato di New York. Si identifica come “socialista democratico”, una corrente che enfatizza l’importanza di servizi essenziali come sanità, trasporti e istruzione finanziati attraverso la tassazione dei più abbienti. Anche il senatore Bernie Sanders e la deputata Alexandra Ocasio-Cortez rappresentano questa corrente politica, e Ocasio-Cortez ha partecipato a diversi eventi della campagna di Mamdani, esprimendo il suo sostegno.

Le proposte di Mamdani, però, sono considerate estremiste dai suoi avversari più moderati. Tra queste, figurano la gratuità dei trasporti pubblici per i residenti di New York, l’assistenza sanitaria gratuita per i bambini, il blocco dell’aumento degli affitti a prezzi calmierati per i successivi quattro anni e la creazione di supermercati comunali per offrire prezzi più accessibili. Il suo piano ambizioso dovrebbe essere finanziato grazie a un aumento delle imposte statali sulle società dal 7,2% all’11,5%, che sarebbe equiparata a quella vigente nel vicino New Jersey. Propone anche un aumento del 2% della tassa sul reddito per coloro che guadagnano oltre un milione di dollari all’anno.

I critici di Mamdani mettono in dubbio la fattibilità delle sue proposte, sostenendo che per realizzarle avrebbe bisogno di un forte supporto del parlamento statale, il quale non è garantito per un politico così giovane. Mamdani risponde affermando che tali critiche provengono da persone come Cuomo, le cui campagne sono finanziate da grandi aziende e facoltosi donatori, che non vogliono nemmeno considerare di rendere la città più accessibile.

Oltre alla giovane età e alla relativa inesperienza, Mamdani affronta critiche per le sue posizioni su Israele. Ha definito la guerra israelo-palestinese nella Striscia di Gaza come un “genocidio” e sostiene attivamente il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele per l’occupazione dei territori palestinesi. Recentemente, in una dichiarazione aperta, ha affermato che arresterebbe il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, attualmente sotto un mandato d’arresto della Corte penale internazionale.

Questa questione è particolarmente delicata, poiché a New York vive una comunità ebraica di quasi un milione di persone. I dati della polizia mostrano che il 60% dei crimini d’odio riportati nei primi quattro mesi del 2025 è stato diretto contro le persone ebree. Questo ha portato molti candidati, incluso Cuomo, a ribadire il loro sostegno a Israele durante la campagna. Al contrario, Mamdani ha sempre affermato il diritto di Israele a esistere come uno “stato in cui vi sia parità di diritti”, rifiutando di considerarlo un luogo dove i cittadini ebrei godono di diritti superiori rispetto agli arabi e ai palestinesi.

Mamdani ha da parte sua cercato di dimostrare il proprio impegno per la sicurezza della comunità ebraica, ricevendo supporto da alcune associazioni locali. Questo approccio sembra dare i suoi frutti: un recente sondaggio della Marist University lo colloca come il terzo candidato più popolare tra gli elettori ebrei, dopo Cuomo e Brad Lander, direttore finanziario delle agenzie pubbliche della città, noto per il suo approccio progressista.

Tuttavia, rimane incerto se queste strategie siano sufficienti a colmare il divario che separa Mamdani da Cuomo, il quale gode di una solida reputazione come politico esperto e pragmatico. Sebbene le sue critic

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