Orban vuole vietare il gay pride: “È dannoso per i bambini”

17.03.2025
Orban vuole vietare il gay pride: "È dannoso per i bambini"
Orban vuole vietare il gay pride: "È dannoso per i bambini"

In Ungheria è stata presentata una proposta di legge che prevede anche multe per i manifestanti

“Dannoso per i bambini”: Fidesz, il partito del primo ministro ungherese Viktor Orban, vuole vietare la marcia del pride delle comunità Lgbtq+. L’obiettivo è quello di impedire l’organizzazione dell’evento che Budapest organizza da almeno tre decenni. Il mezzo per raggiungerlo? Un testo che sta suscitando polemiche, presentato nel Parlamento nazionale di un Paese membro dell’Unione europea.  

Il testo che fa discutere 

Questa mattina, lunedì 17 marzo, alcuni deputati di Fidesz e del Partito popolare cristiano democratico (Kndp) – formazione satellite del partito di Orban – hanno presentato una proposta di legge che vuole impedire lo svolgimento del pride. La limitazione è necessaria per assicurare che in Ungheria “si svolgano solamente le assemblee che tengono conto del diritto dei bambini a uno sviluppo fisico, psichico e morale adeguato”, si legge nella bozza del testo. La proposta “emenda la legge sul diritto di riunione proibendo le assemblee che violano le norme della legge sulla tutela dei bambini”.

Il testo all’attenzione dell’Assemblea nazionale prevede multe per chi parteciperà alle manifestazioni vietate e la destinazione del denaro raccolto tramite le sanzioni a obiettivi di protezione dei minori. Inoltre, viene esclusa la possibilità che la multa venga trasformata nella pena alternativa dei servizi sociali. Il testo presentato dai deputati stabilisce che la polizia potrà usare telecamere per il riconoscimento facciale per identificare le persone che parteciperanno all’evento, che di solito si svolge tra giugno e luglio.

Orban si prepara alla campagna elettorale 

Nel 2021 l’Ungheria aveva approvato una legge – finita al centro delle polemiche – che vieta di affrontare temi legati all’omosessualità in contesti pubblici frequentati dai minori. Nelle ultime settimane si sono intensificati gli attacchi di Orban alla comunità Lgbtq+: il primo ministro ungherese, al potere dal 2010, si sta preparando alle prossime elezioni politiche, previste per l’inizio del prossimo anno. Fidesz dovrà vedersela con Tisza, il partito liberal-conservatore ed europeista guidato dal leader dell’opposizione, Peter Magyar. Secondo i sondaggi la sfida tra i due partiti è aperta: per la prima volta il potere di Orban rischia di essere messo in discussione. 

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