Ossa umane rinvenute in un pozzo a Sagrado, tre persone indagate per omicidio

12.11.2025 13:45
Ossa umane rinvenute in un pozzo a Sagrado, tre persone indagate per omicidio

Scoperte inquietanti nel caso di scomparsa di Vito Mezzalira a Sagrado

Trieste, 11 novembre 2025 – A pochi metri dalla casa di Vito Mezzalira, scomparso da Sagrado (Gorizia) nel 2019, sono stati ritrovati resti umani che potrebbero appartenere al sessantaseienne. La rivelazione è avvenuta il 6 novembre, quando una task force composta da carabinieri, vigili del fuoco e unità cinofile ha scandagliato nuovamente il terreno dell’ex postino con l’ausilio di un georadar, riporta Attuale.

Durante le operazioni, portate a termine dopo due anni di ricerca, gli investigatori hanno scoperto resti in una fossa nel giardino di Mezzalira. Le indagini hanno rivelato che il terreno era stato coperto da una colata di cemento successiva alla scomparsa dell’uomo. Saranno necessarie un’autopsia e ulteriori analisi di antropologia forense per confermare l’identità dei resti e stabilire le cause della morte, che potrebbero essere naturali o violente.

Le autorità stanno ora concentrando i loro sforzi sulla compagna della vittima, Mariuccia Orlando, e sul fratellastro di lei, Moreno Redivo, entrambi indagati per omicidio e soppressione di cadavere. Oggi è emersa la notizia di un terzo indagato, il figlio di Orlando, Andrea Piscanec.

Le indagini sono iniziate due anni fa, quattro anni dopo la scomparsa, dopo che la sorella di Mezzalira ha segnalato incongruenze nei racconti della convivente. Mariuccia Orlando aveva affermato di aver incontrato Mezzalira, inviando anche una foto che si è poi rivelata un pessimo fotomontaggio. Questo ha suscitato ulteriori sospetti, inclusa la continuazione da parte della cognata dell’incasso della pensione del fratello.

Nei giorni del 6 e 7 novembre, le ricerche si sono concentrate attorno alla villetta di via Nuova 7 a Sagrado. Gli investigatori hanno utilizzato un sofisticato Georadar, supportati da un’unità specializzata in ricerca molecolare e dai vigili del fuoco di Gorizia e Udine. “È stato rinvenuto uno scheletro umano – conferma la procura – con buona probabilità appartenente allo scomparso”, si legge in un comunicato ufficiale. I resti sono stati trovati in sacchi di plastica all’interno di una fossa per le acque nere, a una profondità di circa 4 metri. L’autore del reato avrebbe coperto il corpo con terra e materiali vari, creando successivamente un cortiletto cementato per nascondere l’accesso alla fossa e ostacolare le ricerche.

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