Palmoli (Chieti) – La famiglia anglo-britannica Trevallion sta per iniziare una nuova fase della sua vita, grazie a un accordo che le consente di soggiornare nella “Casetta di Nonna Gemma”, un antico casolare ora trasformato in Airbnb dal ristoratore Armando Carusi. Nathan Trevallion ha firmato un contratto di comodato d’uso gratuito che consente a lui e ai suoi tre figli, attualmente in una casa protetta a Vasto, di vivere nella nuova abitazione. La firma del contratto rappresenta un passo importante per il ricongiungimento familiare, ora atteso da tutti, riporta Attuale.
Il casolare, situato a Palmoli, è conforme agli standard di sicurezza e igiene previsti, e Nathan ha dichiarato di utilizzare il periodo di soggiorno per ristrutturare la casa. Dispone di due ampie stanze, una cucina, un bagno, un orto e locali per animali. La struttura, piena di storia e bellezza, promette di essere un rifugio per la famiglia, in attesa di risolvere le questioni legali e di allontanamento che la riguardano.
Un rifugio nel verde d’Abruzzo
Il casolare, immerso nella natura abruzzese, rappresenta un’esperienza autentica per i suoi visitatori. Costruito con sassi risalenti a 5000 anni fa, offre tutti i comfort moderni, inclusi Wi-Fi e una cucina completamente attrezzata. Nathan e la sua famiglia potranno godere di un’atmosfera serena e sfruttare il tempo per interagire con la comunità locale, promuovendo un legame più forte con la cultura abruzzese.
Il dibattito sui valori educativi
Il caso della famiglia Trevallion ha sollevato un acceso dibattito in Italia. Mentre molti esprimono supporto, un sondaggio indica che il 44% della popolazione ritiene che i giudici abbiano oltrepassato i limiti. Resta da capire se l’offerta dell’imprenditore Carusi sia una mossa puramente umanitaria o se nasconda interessi commerciali. Ricordiamo che la Casetta di Nonna Gemma sarà disponibile per prenotazioni turistiche a partire da aprile, coincidente con l’inizio della stagione turistica.
Le parole di Armando Carusi
Armando Carusi, proprietario del casolare, ha sottolineato che l’iniziativa nasce da una volontà di aiutare, poiché ha vissuto esperienze simili da bambino. Crede fermamente che il supporto alla famiglia Trevallion sia parte di una tradizione di solidarietà all’interno della comunità.
Riflessioni sul futuro della famiglia
Ora che hanno una nuova casa, Nathan e Catherine possono finalmente sperare in un ricongiungimento con i loro figli. Le recenti azioni politiche, come la raccolta firme da parte della Lega, evidenziano l’attenzione e il supporto pubblico verso la famiglia, ma pongono anche interrogativi sulla gestione della vicenda da parte delle autorità. Si prefigura una continua evoluzione del dibattito attorno a temi educativi e alla libertà di scelta genitoriale.