Paolo Brosio e Emilio Fede: un rapporto complesso tra stima e conflitti

03.09.2025 03:25
Paolo Brosio e Emilio Fede: un rapporto complesso tra stima e conflitti

Emilio Fede e Paolo Brosio: un rapporto di stima reciproca e professionale

Forte dei Marmi (Lucca), 3 agosto 2025 – Un legame complesso, segnato da momenti di tensione e profonda reciproca stima, ha caratterizzato la relazione tra Emilio Fede e Paolo Brosio, due figure di spicco nel panorama giornalistico italiano. Brosio, un cronista di razza, ha sempre rispettato la direzione di Fede, che a sua volta aveva fiducia nelle sue capacità. Questa dinamica è emersa in vari aspetti della loro carriera, con Brosio che ha riflettuto su come il carattere di Fede, purtroppo difficile, fosse indice di grande professionalità, con rimproveri in diretta divenuti memorabili, riporta Attuale.

“Andai a lavorare a Milano – racconta Brosio – dopo esperienze significative nella stampa. Quando Fininvest cercava cronisti, percepivo che stava per cominciare un’importante avventura, nonostante il carattere di Emilio fosse complesso. Non dimenticherò mai i suoi rimproveri in diretta, era un grande professionista e desiderava il meglio”.

La vera opportunità per entrare in Fininvest è arrivata attraverso Silvio Berlusconi. Brosio ricorda, “Ho incontrato Berlusconi come presidente del Milan e in seguito gli dissi che mi sarebbe piaciuto lavorare in TV. Lui si interessò al mio background e organizzò un incontro con Fede”.

Il lavoro di Brosio ha preso una piega decisiva durante l’inchiesta di Mani Pulite. Mentre stava seguendo un’importante scoperta archeologica, è stato richiamato a Milano per coprire lo scandalo politico che stava scuotendo l’Italia. “Mi arrivò una telefonata che mi chiedeva di tornare immediatamente. Da quel momento, i miei collegamenti in diretta davanti al Tribunale di Milano, con tram che passavano sullo sfondo, sono diventati emblema dell’epoca”, aggiunge Brosio.

Tra i momenti di eccellenza c’è il ricordo del Moby Prince; Brosio ha reperito una cassetta fondamentale, che mostrava immagini cruciali per l’inchiesta. “La gioia di Emilio al recupero di quel materiale è stata palpabile, nessuno aveva quel video”, ricorda Brosio.

Il suo lavoro come inviato in scenari di guerra ha rappresentato un’altra pietra miliare della carriera; Fede lo inviò a coprire la guerra del Golfo e il conflitto nei Balcani. “Preparavo servizi sotto assedio a Mostar; eravamo presenti quando il ponte fu fatto saltare. Fede mi fece i complimenti per il lavoro”, racconta Brosio.

Il loro rapporto ha però conosciuto tensioni, specialmente quando Brosio ha annunciato a Fede il suo passaggio a Rai 2. “Era furibondo, mi scagliò una macchina da scrivere per la rabbia, ma alla fine ci abbracciammo. Di lui porterò sempre un grande ricordo”, conclude Brosio, sottolineando l’impatto duraturo che Fede ha avuto sulla sua carriera.

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