Patriot a Kiev, Trump: «La Nato li acquisterà» e inasprisce il confronto con Mosca

12.07.2025 00:25
Patriot a Kiev, Trump: «La Nato li acquisterà» e inasprisce il confronto con Mosca

DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK – La seconda presidenza Trump, in contrasto con il tumultuoso primo mandato (2017-2021), sembra voler seguire regole più precise apprese nell’ambito del suo passato come figura centrale nel mondo dei reality show: mantenere costantemente l’attenzione su di sé e generare suspense in attesa della prossima mossa. «You’re fired, sei licenziato, o vieni promosso alla prossima puntata e si ricomincia».

L’Ucraina non fa eccezione alle sue tattiche. Prima ci sono stati i commenti denigratori di febbraio nei confronti di Zelensky, esposto al riguardo da Trump e dal vice JD Vance durante la loro visita alla Casa Bianca, che ha richiamato un’antica pratica militare: «lo schiaffo del soldato». Poi, di fronte alla difficoltà di rispondere, Trump ha proclamato che da Putin arrivano «solo stronzate», consapevole che l’uso di tale linguaggio avrebbe attratto l’attenzione dei media, sia tradizionali che social. Infatti, è la seconda volta che un presidente americano utilizza un linguaggio simile in pubblico dai tempi di George Washington, con Trump che ha già fatto notizia per una frase simile sulla guerra tra Iran e Israele.

Recentemente, ha rivelato di voler fare, dopodomani, «un importante annuncio sulla Russia», dopo aver espresso la sua delusione nei confronti di Putin. Ai reporter, in partenza per il Texas, ha promesso: «Vedrete cosa succederà. Vedrete». Questo avviene in un contesto di crescente preoccupazione per i bombardamenti russi, come quello recenti su un ospedale per la maternità a Kharkiv.

In un’intervista con la Nbc, Trump ha confermato la conclusione di un accordo con la Nato, attraverso il quale gli Stati Uniti forniranno armi a Zelensky, ma non direttamente; sarà l’Alleanza a occuparsene. Ha sottolineato che la Nato coprirà interamente i costi delle armi, che includeranno i Patriot e forse anche missili offensivi a medio raggio. Questo rappresenta la prima autorizzazione di Trump, poiché le precedenti forniture erano avvenute grazie alle autorizzazioni di Joe Biden.

Ormai, la collaborazione bipartisan al Congresso è scarsa; tuttavia, un disegno di legge proposto dal senatore repubblicano Lindsey Graham insieme al democratico Richard Blumenthal, che sarà votato nelle prossime tre settimane, prevede dazi punitivi molto elevati sulle merci provenienti da Paesi che continuano ad acquistare energia e risorse dalla Russia. Prima di firmarlo, Trump desidera apportare modifiche al testo, cercando di darsi un ruolo decisionale che tradizionalmente compete al Congresso.

Il segretario di Stato Marco Rubio ha recentemente riferito di aver ricevuto dal suo omologo russo Sergei Lavrov, durante un incontro in Malesia all’ASEAN, una «nuova idea», senza però rivelarne i dettagli, promettendo una sorpresa. Questo riflette il suo approccio in linea con la strategia di Trump.

Lavrov ha descritto l’incontro come caratterizzato da un «scambio di opinioni sostanziale e franco». Le parti hanno ribadito il loro impegno a cercare soluzioni pacifiche ai conflitti e a ripristinare la cooperazione economica e umanitaria tra Russia e Stati Uniti. Un passo che potrebbe essere facilitato dal ripristino dei collegamenti aerei diretti.

Per il momento, l’attenzione è rivolta agli sviluppi futuri, in un panorama internazionale che continua a evolversi velocemente e che richiede dedizione e capacità di reazione da parte degli USA nella loro politica estera. Riporta Attuale.

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