Testamento di Pippo Baudo: gli eredi ancora indecisi sull’accettazione
Milano – Il futuro patrimoniale di Pippo Baudo, celebre presentatore italiano, è avvolto nel mistero. Gli eredi non hanno ancora accettato l’eredità, a quasi tre mesi dall’apertura del testamento, riporta Attuale. Le figure principali coinvolte sono la figlia Tiziana, nata da Angela Lippi nel 1970, e Alessandro, riconosciuto nel 1996 e figlio di Mirella Adinolfi. Inoltre, la storica assistente Dina Minna, che ha lavorato a stretto contatto con Baudo per 36 anni, potrebbe ricevere una parte del patrimonio quasi equivalente a quella dei figli.
Il testamento è stato aperto dal notaio Renato Carraffa di Bracciano il 9 settembre in presenza di Tiziana, Alessandro e Dina. Tuttavia, il documento non è automaticamente esecutivo: gli eredi devono formalmente accettarlo, considerando anche eventuali debiti e crediti ad esso legati.
Valore delle proprietà immobiliari stimato in 6 milioni di euro
Alcuni esperti hanno stimato il valore degli immobili ereditari in circa 6 milioni di euro. Baudo è proprietario di diverse unità: quattro immobili in via della Vite a Roma, un ufficio in via della Giuliana e 17 terreni situati a Noto, Siracusa e Fiano Romano. Nel corso degli anni, ha venduto la villa di Morlupo e la casa di Santa Tecla, quest’ultima gravemente danneggiata da un attentato mafioso.
Dubbio sulla consistenza del patrimonio ereditario
Nonostante alcune stime abbiano quantificato il patrimonio totale di Baudo attorno ai 10 milioni di euro, questa cifra è stata considerata da alcuni troppo bassa. Il presentatore, che ha condotto il Festival di Sanremo per ben tredici edizioni, guadagnava somme sostanziose atte a sfiorare il milione di euro per ogni edizione. L’esitazione degli eredi nell’accettare l’eredità suggerisce scetticismi sulla reale valutazione del patrimonio, alimentando sospetti riguardanti beni non contemplati nel testamento. Inoltre, potrebbe esserci discontento rispetto alla parità della quota riservata a Dina Minna, spingendo gli eredi ad esplorare azioni legali.
Tempistiche sull’accettazione dell’eredità
In situazioni delicate come questa, la riservatezza è fondamentale. Il diritto di accettare o rifiutare un’eredità si prescrive in dieci anni, quindi per gli eredi non c’è alcuna urgenza immediata. Tuttavia, il prolungato silenzio attorno all’accettazione del testamento di Baudo è anomalo e suggerisce che gli eredi attendano di chiarire ulteriormente la situazione patrimoniale.