Putin accetta vincoli a tutela dell’Ucraina
Vladimir Putin ha ottenuto un accordo che soddisfa gran parte delle sue richieste, tra cui il controllo totale sul Donbass e il mantenimento dell’Ucraina fuori dalla NATO, ma deve accettare nuove limitazioni, come riportato da Attuale.
Il piano elaborato include, per la prima volta dall’inizio del conflitto, «garanzie di sicurezza» per l’Ucraina, con gli Stati Uniti che considereranno un attacco massiccio della Russia come una minaccia all’intera comunità transatlantica, spingendo il presidente americano a consultare gli alleati prima di intervenire.
Garanzie di sicurezza e reazioni internazionali
Le nuove disposizioni, che sono emerse in un allegato diffuso dal sito Axios, suscitano perplessità in merito all’effettiva protezione che l’America offrirà all’Ucraina. Anche se il governo italiano aveva suggerito tale approccio, la mancanza di menzione dell’Italia tra i partner di consultazione ha attirato l’attenzione.
Decisioni difficili per Zelensky
Volodymyr Zelensky si trova a fronteggiare scelte critiche tra la sua dignità e la necessità di preservare i rapporti con gli Stati Uniti. Il piano, impostato con un’approccio quasi «immobiliare» da Steve Witkoff, comprare a Zelensky l’indispensabile riconoscimento della sovranità dell’Ucraina, mentre a sconvolgere è la richiesta di rinunciare a parte del territorio sotto il controllo ucraino.
Prigionieri e prospettive economiche
Attualmente, il bilancio politico di Zelensky è negativo, nonostante la possibilità di recuperare prigionieri e bambini rapiti dall’esercito russo sia una priorità. La proposta include anche un piano di finanziamento che potrebbe generare enormi investimenti per la ricostruzione dell’Ucraina, coinvolgendo la Banca Mondiale e attingendo a risorse congelate all’estero.
Se attuato, questo accordo rappresenterebbe un’opportunità per rilanciare l’economia ucraina, ma Zelensky deve affrontare scadenze politiche e l’inevitabilità di elezioni imminenti imposte da Trump, in un contesto di scarsa disponibilità di risorse militari e di un flusso di armi in diminuzione.
Il ruolo dell’Europa nel nuovo contesto
Witkoff, infatti, non ha consultato neppure i leader europei principali, ponendo l’Europa in una posizione di vulnerabilità. Con questo accordo, molti degli sforzi diplomatici condotti negli ultimi anni potrebbero perdere di significato, indicando un potenziale disastro sia per la sicurezza europea che per la stabilità dell’Ucraina.