Il ministro ha comunicato che «i cittadini stranieri espulsi sono stati 1.732, mentre le persone arrestate 1.781».
«È un fenomeno paradossale: notiamo casi di progressiva periferizzazione del centro cittadino, con conseguente sfilacciamento e degrado del tessuto urbano e sociale». Si riaccende il dibattito su sicurezza nelle città e nelle periferie. A parlarne è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante un’audizione di oggi – 2 luglio – di fronte alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle Periferie. Questo incontro ha rappresentato un’occasione per riferire sulle iniziative adottate dal Governo per «migliorare la sicurezza urbana e la qualità della vita nelle nostre città», misure che sono state ampliate attraverso vari interventi del Governo: dal decreto Caivano, passando per l’estensione recente con il Caivano bis, fino al decreto Sicurezza, approvato quasi un mese fa, riporta Attuale.
Oltre mille e 700 gli arresti
Uno dei temi centrali trattati dal ministro riguarda le operazioni interforze ad «alto impatto», che prevedono controlli mirati contro lo spaccio, l’abusivismo e altre illegalità, in particolare nelle stazioni ferroviarie, considerate luoghi in cui «sono presenti soggetti che compiono atti illeciti o contribuiscono a generare insicurezza», spiega. Presentando alcuni dati, Piantedosi ha dichiarato che dal gennaio 2023 al 19 giugno scorso sono stati condotti, a livello nazionale, 2.858 servizi interforze, di cui 917 solo nelle stazioni ferroviarie. Le persone controllate ammontano a 929.822, fra cui 327.345 stranieri. Gli stranieri espulsi sono stati 1.732, mentre le arrestate 1.781. Sono state presentate 11.332 denunce.
I sequestri
Per quanto riguarda i sequestri – nello stesso arco temporale – sono stati confiscati oltre 100 chili di sostanze stupefacenti, 435 armi e 803 veicoli. Le forze di polizia hanno anche imposto 1.406 misure di prevenzione personali, di cui 1.041 provvedimenti di Daspo urbano.
Ben 218 sgomberi di rilievo
Un altro aspetto affrontato è quello del contrasto all’occupazione abusiva degli immobili, problematiche che «incidono negativamente sulla sicurezza delle nostre città», sottolinea il ministro. È una questione «complessa», che richiede «azioni preventive», e dove il carburante fondamentale resta il ruolo dei comuni. «Ho impartito direttive precise ai prefetti riguardo alle misure da adottare per prevenire le occupazioni abusive e alle modalità operative per gli sgomberi». I dati evidenziano che nelle città metropolitane si registrano ad oggi «complessivamente 218 sgomberi di rilievo», ovvero «occupazioni di massa». Fino al 31 marzo scorso, sono stati effettuati 3.488 sgomberi di singoli alloggi, con ulteriori 63 programmati.
Più sorveglianza
Un ulteriore punto trattato durante l’audizione è stato il rafforzamento degli strumenti di sicurezza urbana. «Tra gli obiettivi che considero cruciali – ha affermato Piantedosi – c’è lo stanziamento per i Comuni che desiderano potenziare i sistemi di videosorveglianza, una misura molto richiesta». Per il triennio 2023-2025, il fondo è partito con 15 milioni di euro, poi aumentato a 19 milioni, con una previsione di 24,5 milioni per il 2024.
Rafforzamento organici e forze polizia
«Per troppo tempo gli organici delle forze di polizia sono stati considerati come un costo da ridurre, mentre noi – già dalla legge di bilancio 2023 – li abbiamo considerati come un investimento altamente produttivo», sostiene il governo. Questa strategia ha già facilitato l’ingresso di oltre 30mila unità nelle Forze di polizia, a cui si aggiungeranno 14mila entro il 2025 e 22mila nel prossimo anno. «Questo ha permesso di aumentare la presenza delle Forze di polizia negli spazi pubblici, come ospedali e aeroporti», fanno sapere dal Viminale.
Impiego estivo
Infine, il ministro ha annunciato che da ieri è attivo il piano estivo di potenziamento dei controlli nelle città e nelle località turistiche. Un’operazione che prevede, fino al 1° settembre, l’impiego di oltre 2.300 unità aggiuntive tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Nel dettaglio, il piano contempla anche la temporanea attivazione di posti mobili della Polizia Stradale e Ferroviaria, oltre all’apertura di 19 presidi provvisori dell’Arma dei Carabinieri nelle aree con alto afflusso di turisti. In mare, saranno dislocate 68 unità navali della Guardia di Finanza, con 715 militari imbarcati in 26 località costiere.