Polonia aumenta i controlli alle frontiere con Germania e Lituania

01.07.2025 18:46
Polonia aumenta i controlli alle frontiere con Germania e Lituania

I controlli temporanei alle frontiere in Polonia

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha annunciato che a partire dal 7 luglio la Polonia introdurrà controlli temporanei alle frontiere con la Germania e la Lituania. Questa decisione rappresenta una risposta alle misure già adottate dalla Germania sulle sue frontiere lo scorso autunno, che avevano suscitato lamentele da parte di diversi stati vicini, preoccupati per la gestione di migranti irregolari respinti. Tusk, da sempre critico nei confronti di tali misure, sostiene che non vi siano vere motivazioni di sicurezza o di contrasto all’immigrazione irregolare, ma unicamente ragioni politiche collegate al tentativo di limitare l’ascesa del partito di estrema destra e anti-immigrazione, l’Alternative für Deutschland (AfD), riporta Attuale.

I controlli introdotti in Polonia, così come quelli attuati dalla Germania, si inseriscono nelle eccezioni alla libera circolazione delle persone e delle merci prevista dall’Unione Europea, come stabilito dal trattato di Schengen. Secondo le normative europee, un paese ha il diritto di sospendere temporaneamente la libertà di movimento garantita da Schengen «come misura di ultima istanza» e «in situazioni eccezionali». Negli ultimi anni, tuttavia, molte nazioni hanno sempre più frequentemente ricorso a tali misure, principalmente per questioni di consenso politico, in un contesto in cui diversi governi stanno promulgando leggi sempre più restrittive riguardo all’immigrazione.

La zona di Schengen comprende 29 paesi, tra cui quasi tutti gli stati membri dell’Unione Europea, oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Attualmente, 11 paesi hanno dichiarato di aver attivato controlli alle frontiere, tra cui l’Italia. A questi si aggiungeranno la Polonia e il Belgio, che ha annunciato di voler intraprendere la stessa strada ma non ha ancora notificato formalmente tale decisione. Questa espansione dei controlli evidenzia una tendenza crescente verso una maggiore severità nelle politiche migratorie, in risposta alle preoccupazioni legate alla gestione dei flussi migratori e alla sicurezza interna.

La situazione attuale pone interrogativi sul futuro della libera circolazione in Europa e sulla possibilità di un ritorno a politiche più aperte nei vari paesi. Con un numero sempre maggiore di nazioni che ricorrono a misure restrittive, è importante riflettere su come questi sviluppi influenzeranno le relazioni tra i membri dell’Unione Europea e la capacità di affrontare le sfide migratorie in modo coordinato ed efficace. L’incremento dei controlli alle frontiere potrebbe portare a tensioni tra stati membri, soprattutto in un contesto di unione che si basa sulla cooperazione e sulla fiducia reciproca.

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