Altro che fontanelle e acqua gratis in autostrada, bottigliette più care del 75 per cento rispetto al supermercato. Nel frattempo in alcune aree di servizio è scattata la caccia al tesoro per trovare i formati più grandi e convenienti
Sulle nostre autostrade cappuccino, cornetto e panini costano cari, lo sanno tutti, ma mai avrei pensato di spendere così tanto per una bottiglietta d’acqua. Dopo aver guidato per centinaia di chilometri accaldata e assetata mi sono fermata in un’area di servizio per reidratarmi, ma in assenza di fontanelle ho dovuto necessariamente acquistare dell’acqua in bottiglia. E così l’amara sorpresa: l’ho pagata più della benzina.
L’acqua in autostrada costa più di 3 euro al litro
Settecento chilometri da percorrere in auto per tornare a casa dopo una splendida vacanza al mare. Con il portafoglio alleggerito dai rincari estivi – mentre gli stipendi restano al palo da decenni – organizzo il viaggio di rientro per evitare l’ennesimo salasso. Preparo i panini, riempio le borracce d’acqua, poi mi metto alla guida sperando di non trovare traffico. Viaggiare nelle ore più calde della giornata è davvero pesante, anche se le vetture sono ormai dotate di aria condizionata. La mia scorta d’acqua però inizia velocemente a diminuire, fino ad azzerarsi completamente. Ma il viaggio è ancora lungo e io sono accaldata e assetata. Così mi fermo in un’area di servizio per reidratarmi, o almeno così pensavo.
Cerco una fontanella per riempire le borracce termiche ma niente, sembra di stare nel deserto. Eppure la questione ‘acqua gratis in autostrada’ era stata più volte sollevata anche a beneficio dell’ambiente. A quanto pare, però, di questo discorso sono rimaste solo le vignette goliardiche sui social (vedi foto sopra). Strano visto che negli ultimi anni le stazioni di servizio in autostrada hanno iniziato a offrire sempre più servizi per gli automobilisti, come ad esempio le aree gioco per i bambini, quelle per i cani oppure le zone picnic con tanto di tavolini all’ombra per la sosta pranzo. Opto per l’unica alternativa possibile, acquistare una bottiglia d’acqua minerale nel punto ristoro, tanto quanto mai potrà costare?
Rimango a bocca aperta di fronte a un gigantesco frigo con bibite fresche di ogni tipo (vedi foto sopra), ma quello che più mi serve ora è solo un po’ d’acqua. Finalmente nell’ultimo ripiano in basso trovo l’oro trasparente, così in molti chiamano la nostra linfa vitale, appellativo quanto mai appropriato in questo caso visto il prezzo esorbitante che leggo sul cartellino. A differenza delle bibite gasate e dei succhi di frutta però non c’è molta scelta: ci sono solo due marche, tra le più costose. Due euro e sessanta centesimi per una bottiglietta da 0,75 litri, liscia o frizzante che sia. Assurdo, considerando che stiamo parlando di un bene di prima necessità che in estate, su consiglio dei medici, consumiamo a litri per resistere a temperature sempre più roventi.
Bottigliette d’acqua più care del 75%
In un supermercato qualunque la stessa bottiglietta di acqua frizzante l’avrei pagata il 75 per cento in meno, considerando che in media sta sugli 0,89 euro al litro, anche 0,75 quando è in offerta. Altro che i 3,46 euro al litro sborsati in autostrada. Ma poi perché in alcune stazioni di servizio vendono solo acque dei brand più famosi escludendo a priori quelli meno costosi? Al supermercato i prezzi partono da 0,22 euro per bottiglie da un litro e mezzo (vedi foto sotto). Ciò vuol dire che con la stessa cifra spesa in autostrada avrei potuto comprarne almeno tre bottigliette d’acqua della stessa marca oppure 12 bottiglie da un litro e mezzo se avessi scelto un’etichetta diversa, l’equivalente di due casse d’acqua.
Tutto questo succede perché anche nelle aree di servizio autostradali esiste la shrinkflation, ossia quella pratica di marketing che porta i formati più piccoli a costare più di quelli grandi. Peccato però che nel punto ristorio in cui mi sono fermata per trovare una bottiglia d’acqua da 1,5 o 2 litri bisogna fare una caccia al tesoro. Mi sono accorta della loro esistenza solo alla fine del lunghissimo percorso obbligato che porta verso l’uscita. Erano lì, un paio di bottiglie al massimo, al ‘modico’ prezzo di 2,90 euro, in un mini frigo poco visibile. Purtroppo avevo già pagato e bevuto il primo sorso di quella da 0,75 litri che mi è costata 2,60 euro, visto che me la sono trovata proprio davanti all’entrata e a pochi passi dalla cassa. Chissà a quanti sarà successa la stessa cosa, mi chiedo.
Insomma, pur considerando i formati più grandi a conti fatti l’acqua in autostrada costa più della benzina che viaggia su prezzi già molto alti, siamo sugli 1,919 euro al litro. L’acqua però è una necessità, ecco perché non possiamo paragonarla a una bottiglietta di thè da 40 cl (3,90 euro), a un cappuccino (2 euro), una brioche (2,60 euro) o a un panino (7 euro). Di questi si può tranquillamente fare a meno, dell’acqua no, specialmente in estate e quando si è alla guida. Ma questa purtroppo è la realta. Quindi se dovete fare un lungo viaggio in autostrada oltre ai panini ricordatevi di portare anche una consistente scorta d’acqua, perché nelle aree di servizio autostradali il prezzo di bottiglie e bottigliette è diventato davvero proibitivo.