Il 6 agosto 2025 è giunto in Bielorussia il primo convoglio di militari russi destinati a partecipare alle manovre congiunte «Zachid 2025», previste per settembre. Nel contesto di crescenti tensioni nella regione, la Lituania ha richiesto il supporto della NATO per rafforzare la difesa aerea dopo l’ennesimo sorvolo di un drone partito dal territorio bielorusso.
Incidenti con droni e appelli lituani per sistemi anti-drone
Il ministro della Difesa bielorusso ha confermato l’arrivo delle truppe russe per le esercitazioni, suscitando preoccupazioni a livello regionale. La Lituania, in particolare, ha denunciato l’atterraggio di un drone esplosivo di circa 2 kg nel poligono militare di Gaiziūnai, identificato come un modello «Gerbera», segnando il secondo episodio del genere sul suo territorio. Per questo motivo, Vilnius ha sollecitato la NATO a dispiegare ulteriori sistemi di difesa aerea per contrastare le minacce aeree provenienti dalla Bielorussia secondo quanto riportato da Deutsche Welle.
Esercitazioni come possibile copertura per schieramenti offensivi
Secondo analisti militari, le manovre «Zachid 2025» potrebbero mascherare il dispiegamento di forze offensive, alimentando timori tra Polonia, Lituania e altri membri del fianco orientale della NATO. Le esercitazioni includerebbero simulazioni di attacchi con armi tattiche nucleari e missili ipersonici del tipo «Oreshnik», non solo contro l’Ucraina ma anche contro i Paesi baltici.
Rafforzamento della difesa aerea nei Paesi baltici
L’incidente del 28 luglio con il drone esplosivo evidenzia le vulnerabilità delle difese aeree baltiche. In risposta, la Lituania ha chiesto al segretario generale della NATO di accelerare l’implementazione di un modello rotazionale per la difesa aerea, prevedendo il dispiegamento regolare di aerei da combattimento e sistemi terra-aria. Le ripetute violazioni dello spazio aereo lituano da parte di droni russi sono viste come parte di una strategia ibrida di Mosca per destabilizzare la regione.
Coordinamento regionale e risposte NATO
Lituania, Polonia e altri Paesi baltici stanno coordinando le misure di sicurezza, inclusi piani di evacuazione e rafforzamento dei confini. La NATO ha dichiarato la propria prontezza a rispondere alle minacce connesse alle esercitazioni, mentre la Polonia prepara manovre su larga scala denominate «Difensore di ferro», con la partecipazione di 34.000 militari.
Sospetti sulle dichiarazioni bielorusse e contesto storico
Nonostante Minsk abbia annunciato lo spostamento delle manovre verso l’interno del Paese per ridurre le tensioni lungo i confini con l’UE, resta diffuso scetticismo. In passato, esercitazioni analoghe sono state usate da Mosca per il rafforzamento nascosto delle proprie forze, come avvenuto prima dell’invasione dell’Ucraina nel 2022.
Le esercitazioni «Zachid 2025» e gli incidenti con droni sottolineano un clima di crescente instabilità nella regione e la necessità di migliorare la difesa aerea e la cooperazione tra gli alleati NATO.