Qual è il legame tra la Cina e il Sud globale?

04.09.2025 10:15
Qual è il legame tra la Cina e il Sud globale?

Ma la Cina cosa c’entra con il Global South?

Negli ultimi giorni, i media hanno fatto eco alla straordinaria prova di forza economica e militare messa in scena dal leader cinese Xi Jinping, che ha accolto al suo fianco, sotto la Porta della Pace Celeste di Pechino, il gotha dell’autoritarismo mondiale, rappresentato da Vladimir Putin e Kim Jong-un. Xi ha inoltre riunito a Shanghai anche l’ex avversario indiano Modi, rafforzando così la propria immagine di leader del Grande Sud, che ora vale il 24,7% del Pil mondiale, riporta Attuale.

Durante il vertice della Shanghai Cooperation Organization, che ha visto la partecipazione di quasi una ventina di Paesi in via di sviluppo, soprattutto asiatici, Xi Jinping ha rilanciato la sua idea di “Sud globale”, unito da commercio e cooperazione politica. La Shanghai Cooperation Organization, creata nel 2001 come club regionale tra Cina, Russia e alcune repubbliche centroasiatiche, ora si è trasformata in un polo attrattivo per molti altri Paesi.

Il Grande Sud globale riunito alla corte di Xi Jinping è descritto come un lontano parente del “Terzo mondo” di 70 anni fa, quando la Cina maoista aspirava a guidare le nazioni non allineate durante la Guerra Fredda. Oggi la Cina è la seconda economia mondiale e molti Paesi vedono Pechino come un modello da seguire. La Russia ha accettato di entrare nella sfera economica cinese, mentre alcuni leader africani adottano un tono antioccidentale simile a quello del 1955. La realtà economica, tuttavia, è profondamente cambiata.

Ci si interroga ora se abbia senso includere la Cina (o l’India) nella definizione di Global South. Secondo Sarang Shidore, direttore del Global South Program del Quincy Institute, l’abbraccio retorico della Cina al mondo in via di sviluppo non è una novità. Le radici di questo sostegno risalgono alla storica Conferenza di Bandung del 1955, quando i leader asiatici e africani si unirono contro le disuguaglianze globali. Negli anni, la Cina ha progressivamente assunto un ruolo economico sempre più centrale per le nazioni in via di sviluppo.

Oggi, invece, la Repubblica Popolare cinese è un Paese altamente industrializzato e non nasconde più le sue ambizioni di creare un nuovo ordine globale. La Belt and Road Initiative, lanciata nel 2013, ha puntato in particolare sui Paesi del Sud del mondo, collegando economie e costruendo infrastrutture in Asia, Medio Oriente e Africa con una prospettiva di lungo termine.

La Cina ha esportato nel 2024 beni per un valore di 1,6 trilioni di dollari nei Paesi del Sud, superando notevolmente Stati Uniti ed Europa occidentale. Anche se questo interesse non è unilaterale, l’approccio cooperativo della Cina ha generato 8,1 milioni di posti di lavoro in America Latina, contribuendo significativamente alla struttura economica della regione.

La questione rimane se i Paesi del Global South debbano uscire dall’orbita degli Stati Uniti per entrare in quella della Cina oppure se esista una terza via. La crescente influenza cinese dovrà essere gestita in un contesto di nuove relazioni triangolari, in cui le nazioni si impegneranno a commerciare e negoziare sia con Washington che con Pechino.

La risposta a queste domande è cruciale in un momento in cui l’avanzata di Pechino continua a determinare il futuro del commercio e dello sviluppo economico globale.

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