Quali sono le armi che la Corea del Nord ha dato alla Russia per la guerra in Ucraina

18.11.2024
Quali sono le armi che la Corea del Nord ha dato alla Russia per la guerra in Ucraina
Quali sono le armi che la Corea del Nord ha dato alla Russia per la guerra in Ucraina

Nelle ultime settimane numerosi cannoni e lanciarazzi hanno superato il confine russo. Il timore, adesso, è che nel conflitto vengano impiegati 100mila uomini nordcoreani

Il coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra in Ucraina non si limiterebbe al solo invio di militari nordcoreani. Nelle ultime settimane, il paese guidato da Kim Jong Un avrebbe fornito alla Russia numerosi armi che potrebbero aiutare le truppe del Cremlino a proseguire la sua avanzata nel paese invaso nel 2022 e colpire le posizioni strategiche Kiev, stando all’ultima analisi dell’intelligence ucraina citata dal Financial Times.

Cannoni e lanciarazzi: ecco cosa ha fornito Pyongyang a Mosca

Pyongyang avrebbe fornito a Mosca circa 50 cannoni semoventi M1989 Koksan da 170 millimetri di fabbricazione nordcoreana e 20 lanciarazzi multipli che possono lanciare sia missili convenzionali che guidati. I funzionari ucraini hanno fornito informazioni sulle armi dopo che una foto di obici nordcoreani ha iniziato a circolare sui social media questa settimana.

La foto, che gli analisti open source sono riusciti a collegare geograficamente alla regione di Krasnoyarsk nella Russia centrale, mostrava diversi obici coperti da una rete mimetica trasportati su rotaia verso ovest.

Gli M1989 norcoreani individuati nella regione di Krasnoyarsk in Russia
Gli M1989 norcoreani individuati nella regione di Krasnoyarsk in Russia

Questi sistemi d’arma pesanti possono sparare proiettili a una distanza massima di 60 km. Si sa poco con certezza sulle reali capacità di quest’arma. Anche il nome è solo una designazione provvisoria usata dall’intelligence militare statunitense, che per prima identificò i cannoni nella città di Koksan vicino a Pyongyang nel 1989. Il calibro da 170 millimetri del Koksan è insolito: né la Nato né l’Unione Sovietica usò armi simili. Tuttavia gli M1989 Koksan hanno caratteristiche simili ai cannoni tedeschi dell’era della Seconda guerra mondiale che l’Unione Sovietica fornì all’allora leader nordcoreano Kim Il Sung. Gli obici M1989, prodotti nel 1989, sono versioni leggermente aggiornate dei modelli originali M1979 prodotti per la prima volta alla fine degli anni ’70, che Pyongyang fornì a Teheran durante la guerra Iran-Iraq. Il potenziale impatto dell’M1989 Koksans sullo sforzo bellico russo, tuttavia, rimane sconosciuto. 

La fornitura di armi nordcoreane alla Russia potrebbe rientrare nell’accordo di mutua difesa che il leader nordcoreano Kim e il presidente russo Vladimir Putin hanno firmato la scorsa estate. Secondo l’intesa, Putin offre a Kim tecnologia, in particolare sottomarina e satellitare, necessaria a portare avanti il programma nucleare della Corea del Nord, nonché forniture sanitarie e alimentare per aiutare la popolazione del “regno eremita” colpito dalle sanzioni occidentali; in cambio, ottiene armi e missili.

La Russia ha compiuto un passo senza precedenti, utilizzando missili balistici di fabbricazione nordcoreana (vietati dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite) per colpire obiettivi in ​​Ucraina, secondo funzionari statunitensi e gli osservatori dell’Onu.

La Corea del Nord potrebbe inviare fino a 100mila soldati alla Russia

Il timore degli Stati Uniti e degli occidentali che sostengono Kiev è che l’aiuto nordcoreano non si esaurisca a questo. Pyongyang potrebbe schierare fino a 100mila soldati per sostenere la Russia nella guerra in Ucraina, se l’alleanza tra i de paesi continuerà a crescere. Una mossa del genere, riporta Bloomberg, non è comunque imminente e il sostegno militare su questa scala, se dovesse verificarsi, probabilmente avverrà in lotti con rotazioni di truppe nel tempo, piuttosto che in un dispiegamento una tantum. 

Il tema sarà in parte al centro dell’incontro fra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente cinese Xi Jinping durante il G20 che si è aperto oggi in Brasile. Scholz, secondo fonti tedesche citate da Bloomberg, farà pressione sul leader cinese nel corso del loro incontro a Rio affinché usi la sua influenza sulla Russia e la Corea del Nord per evitare una ulteriore escalation della guerra. 

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