Quinto Rapporto Ital Communications-IISFA su AI, Colotta: Incertezze sulla privacy

16.07.2025 22:55
Quinto Rapporto Ital Communications-IISFA su AI, Colotta: Incertezze sulla privacy

Il Futuro dell’Intelligenza Artificiale in Italia: Un’Analisi Aggiornata

(Agenzia Vista) Roma, 16 luglio 2025. Nel 2025, il 21% degli italiani mostra un forte ottimismo riguardo ai futuri sviluppi dell’IA, un aumento significativo rispetto al 16% del 2024. La percentuale di chi dichiara di utilizzare strumenti e applicativi è salita al 77% (69% l’anno precedente), ma sorprendentemente solo il 7% degli intervistati afferma di avere una conoscenza approfondita della materia, una cifra che rimane invariata rispetto all’anno passato, riporta Attuale.

Il Quinto Rapporto di Ital Communications-IISFA (Associazione Italiana Digital Forensics), intitolato “L’Intelligenza Artificiale in Italia. Come sta cambiando la nostra società”, è stato realizzato dall’Istituto Piepoli e presentato al Senato. Questa ricerca ha esaminato in profondità l’evoluzione del rapporto tra gli italiani e l’Intelligenza Artificiale nel periodo compreso tra il 2024 e il 2025, analizzando il livello di conoscenza e gli impatti dell’IA sulla vita quotidiana, oltre alla crescente percezione dell’uso di strumenti come l’IA Generativa e la sicurezza informatica.

All’interno del rapporto, sono stati trattati anche temi cruciali quali privacy, tutela dei dati, disinformazione e fake news. L’ottimismo degli italiani nei confronti dell’IA è in crescita, con il 18% degli intervistati (rispetto al 13% nel 2024) che afferma di potersi fidare dei sistemi di IA. Questi dati indicano una tendenza generale a considerare la nuova tecnologia non solo come un fenomeno inarrestabile, ma anche come un valido supporto in vari aspetti della vita personale e professionale.

È tuttavia interessante notare che il livello di conoscenza e competenza nell’ambito dell’IA non è cresciuto significativamente: metà della popolazione riporta di sapere “qualcosa” sull’argomento. Domenico Colotta, Fondatore di Ital Communications e Presidente di Assocomunicatori, afferma: “Dal Quinto Rapporto Ital Communications-IISFA-Istituto Piepoli emerge chiaramente che il nostro Paese si sta costantemente avvicinando all’Intelligenza Artificiale, vedendone l’utilità pratica, anche se persistono dubbi concernenti la privacy, l’informazione corretta e le preoccupazioni rispetto alla perdita di posti di lavoro.”

Grazie a queste dichiarazioni, diventa sempre più evidente l’urgenza di promuovere l’alfabetizzazione digitale. È essenziale che chi utilizza tecnologie legate all’IA non sia considerato un mero utente passivo, ma piuttosto un cittadino attivo, consapevole delle trasformazioni in corso all’interno della società. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale la collaborazione tra le scuole, le istituzioni, i media, le famiglie e le imprese, per garantire un futuro in cui nessuno venga lasciato indietro.

Questa evoluzione nel campo dell’Intelligenza Artificiale non solo dimostra il crescente coinvolgimento degli italiani, ma solleva anche interrogativi critici sulla formazione scolastica, sull’etica e sulle politiche pubbliche da adottare. Le autorità e le organizzazioni del settore devono rispondere a queste sfide, preparando adeguatamente la popolazione a un’era tecnologica in continuo cambiamento.

In conclusione, l’analisi del Quinto Rapporto mette in luce non solo le opportunità derivanti dall’IA, ma anche la necessità impellente di affrontare le preoccupazioni legate alla privacy e alla fiducia nella tecnologia. Gli italiani dimostrano una propensione crescente ad adattarsi, ma è imperativo continuare a investire nell’istruzione e nella consapevolezza sociale per abbracciare pienamente il potenziale dell’Intelligenza Artificiale.

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