Rapimento di 57 soldati colombiani da parte di un gruppo dissidente delle FARC

23.06.2025 08:45
Rapimento di 57 soldati colombiani da parte di un gruppo dissidente delle FARC

Rapimento di Soldati in Colombia: La Situazione nel Cauca

L’esercito colombiano ha confermato il rapimento di 57 soldati nella regione di Cauca, situata nell’ovest del paese, da parte di un gruppo di oltre 200 civili. Secondo le forze armate, questi civili sarebbero stati mobilitati dall’EMC (Estado Mayor Central), un gruppo dissidente delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC), con il quale il governo colombiano ha scelto di non prolungare il cessate il fuoco nel mese di aprile. La zona, nota per la sua produzione di cocaina, rappresenta una delle principali fonti di tensione nei negoziati in corso tra l’amministrazione e i gruppi ribelli, riporta Attuale.

Il primo gruppo di soldati, 31 in totale, è stato sequestrato il sabato, mentre gli altri sono stati presi in ostaggio la domenica. La situazione mette in evidenza la crescente instabilità nella regione, che risulta sempre più complicata a causa dell’attività criminale legata al narcotraffico.

L’EMC, spesso designato anche come EMBF (Estado Mayor de los Bloques y Frente), è un’organizzazione composta da circa 3.000 guerriglieri che hanno rifiutato di accettare l’accordo di pace del 2016 tra il governo e le FARC, che erano la principale forza della guerriglia di sinistra in Colombia per decenni. Le autorità affermano che il gruppo è coinvolto in traffico di droga e operazioni minerarie illegali, aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla già difficile situazione di sicurezza nel paese. Fino ad ora, l’EMC non ha rilasciato dichiarazioni riguardanti il rapimento dei soldati, lasciando il governo e l’esercito in attesa di sviluppi sul fronte posizioni negoziali.

Il contesto del rapimento si inserisce in un quadro di violenza e conflitti relegati alla storia della Colombia, dove le organizzazioni armate continuano a mantenere una presenza forte e sfuggente. Le tensioni tra l’esercito e i gruppi insurrezionali persistono e aumentano la vulnerabilità delle ostilità.”

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