Vendola si ricandida in Puglia: “La politica deve essere strumento di emancipazione”
Roma, 9 settembre 2025 – Il presidente di Sinistra italiana, Nichi Vendola, ha annunciato la sua ricandidatura dopo dieci anni per il governo della Puglia, sottolineando l’importanza di rendere la politica uno strumento di emancipazione sociale. “La Puglia è tanta parte della mia vita, la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, la scoperta della politica”, ha affermato Vendola, evocando il legame profondo con la sua regione, “se la Puglia chiama io ci sono”, riporta Attuale.
Vendola, che ha già ricoperto la carica di governatore, si lancia in questa sfida politica in un momento di fisiologiche tensioni interne dell’alleanza di centrosinistra. Riguardo alla scelta di candidare Antonio Decaro, ha affermato: “L’essenziale è che l’alleanza progressista ha chiuso le intese in tutte le regioni che votano. La destra invece è ancora impigliata nei propri problemi.” Inoltre, ha segnalato che le fibrillazioni politiche sono sempre esistite, ma ciò che importa è il focus sull’alleanza e non sulle dispute interne.
Affrontando le critiche sulla gestione del potere, Vendola ha insistito sulla necessità di tornare a una politica che serva il bene comune, sottolineando come la destra non possa aspirare all’emancipazione sociale. “Se diventiamo solo sistemi di potere perdiamo la nostra ragione sociale”, ha dichiarato. La crisi della politica attuale è innegabile, e Vendola mette in evidenza la necessità di rigenerare il dialogo politico in tutta Italia, non solo nel Sud.
Ribadendo l’importanza di una “alleanza sul terreno della lotta contro la povertà e contro la guerra”, Vendola ha espresso preoccupazione per il governo di Giorgia Meloni, vedendolo come parte di una “Internazionale nera” che propone un approccio distruttivo. “Meloni usa la retorica della crudeltà per colpire persino chi va in mare a raccogliere naufraghi”, ha aggiunto.
Infine, Vendola ha toccato la questione dell’Unione Europea e delle differenze all’interno dell’alleanza progressista, esprimendo la sua critica verso la leadership di Ursula von der Leyen: “Il riarmo è la morte di ciò che abbiamo chiamato civiltà europea”. Per lui, ci vuole una proposta radicale che si concentri sulla giustizia sociale e sulla protezione dei diritti civili per sfidare efficacemente l’attuale governo.
In conclusione, Vendola ha augurato a Michele Emiliano, il suo predecessore, di affrontare con serenità il suo nuovo ruolo di genitore, durante un periodo di transizione politica per il Partito Democratico e la Puglia. Questo ritorno di Vendola rappresenta non solo una sfida personale, ma un appello a una rinnovata consapevolezza politica e sociale nella regione.