Regionalismi, impasse in Toscana: Calenda e Renzi in conflitto, via alle candidature incerte

22.08.2025 06:35
Regionalismi, impasse in Toscana: Calenda e Renzi in conflitto, via alle candidature incerte

Rivoluzioni nelle Regionale: Il Meltdown Politico in Toscana e Altrove

La situazione politica in Toscana si fa sempre più tesa, con il governatore uscente Eugenio Giani che affronta una resistenza crescente da parte di Carlo Calenda. Quest’ultimo accusa il Partito Democratico di aver siglato un accordo con Movimento 5 Stelle caratterizzato da ideali lontani dai propri. La disputa culmina in un acceso scambio verbale tra Calenda e Matteo Renzi, con il leader di Azione che sottolinea la necessità di alleanze con partiti che non condividono appieno la sua visione. A sorpresa, mentre Calenda critica il PD, i rappresentanti locali di Azione raggiungono già un’intesa con Giani per la sua lista. La situazione è destinata a chiarirsi con la riunione di coalizione convocata dal governatore entro la metà della prossima settimana, riporta Attuale.

Le domande rimangono anche su altri fronti: il governatore del Veneto, Luca Zaia, presenterà una propria lista? E il figlio di Vincenzo De Luca diventerà segretario del PD campano? Resta incerto anche il futuro di Michele Emiliano: sarà candidato nelle liste del PD o si limiterà a un anno come assessore per poi ambire al Senato? Questi dubbi rappresentano i veri nodi per le Regionali d’autunno. Sciolti questi interrogativi, le altre tessere del puzzle si incastreranno.

Zaia, definito il “doge” veneto, non molla la presa. La sua lista è vista con sospetto da Forza Italia e Fratelli d’Italia, preoccupati delle possibili conseguenze sulle loro elezioni. Salvini, sostenitore di Zaia, è determinato a mantenere il primato della Lega. Il governatore ha lasciato una porta aperta riguardo alla sua decisione: “Se ne riparla il primo settembre”. Per convincerlo a ritirarsi, sarà necessario offrirgli una posizione allettante, ma nessun proposto è attualmente chiaro. Intanto, i leader del centrodestra si preparano a delineare i candidati, e nelle polemiche emerge Mauro D’Attis in Puglia e Edmondo Cirielli in Campania, tra gli altri.

Per la sinistra, la situazione è complessa. I “viceré” in Campania e Puglia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano, stanno creando non pochi problemi a Elly Schlein, costretta a concedere diverse concessioni al primo. De Luca richiede un alto prezzo: controllo della sanità attraverso un assessore fidato e la presidenza del consiglio regionale per sé stesso, oltre alla segreteria del PD per il figlio Piero. Le sue richieste stanno creando malcontento tra i membri inviati da Schlein per rinnovare la situazione locale.

In Puglia si prospetta una complicata corsa alle candidature, con Emiliano e un ex governatore Nichi Vendola che sollevano resistenze con la loro presenza. Antonio Decaro, candidato in pectore per il PD, sembra riluttante a condividere il campo con Emiliano. Per trovare un compromesso, Emiliano dovrebbe rinunciare a candidarsi, mantenendo un assessorato per un brevissimo periodo prima di ambire a un seggio al Senato. La situazione si chiarirà nel corso dei prossimi giorni, mentre Francesco Boccia, capogruppo PD a Palazzo Mamada, attende sviluppi, posto che non desideri tornare in Puglia se non è previsto un avanzamento significativo nella gerarchia del partito.

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