Anche la Renault entrerà nel campo della guerra in Ucraina. La nota casa automobilistica francese è stata incaricata dal governo di Parigi di avviare la produzione di droni nel territorio invaso dalla Russia. A riportarlo è FranceInfo Dimanche, evidenziando che questi droni saranno destinati sia all’esercito ucraino che a quello francese, riporta Attuale.
Strategica collocazione delle fabbriche vicino al fronte
Non si tratta di una novità per l’azienda, che ha già collaborato con piccole e medie imprese della difesa francese. Durante la Seconda Guerra Mondiale, ad esempio, i suoi carri armati R35 furono utilizzati contro i Panzer tedeschi nella battaglia di Francia. Attualmente, la Renault è pronta a produrre sistemi aerei senza pilota, divenuti cruciali nella resistenza di Kiev contro l’aggressione russa, in fabbriche che saranno situate a distanze variabili dalla linea del fronte. A condurre le operazioni saranno ucraini che gestiranno le linee produttive in loco, piuttosto che lavoratori francesi.
I droni che saranno fabbricati, il cui modello non è stato ancora rivelato, saranno impiegati principalmente dalle forze armate ucraine. “Li utilizzeremo anche per le nostre forze armate, garantendo un addestramento operativo che rifletta la realtà sul campo”, ha dichiarato nei giorni scorsi il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu, accennando alla possibile partecipazione di una “grande azienda produttrice di automobili francesi” nella realizzazione di sistemi di difesa aerea. Al momento, non è chiaro quali tipologie di droni verranno effettivamente realizzate da Renault, che ha solo confermato di aver ricevuto un’iniziativa dal governo francese.
Rilevanza strategica degli UAV nel conflitto ucraino
Con l’emergere dei droni come elemento chiave della strategia militare di Kiev, la Francia ha lanciato una nuova iniziativa per accrescere le proprie capacità in questo settore. I velivoli senza pilota hanno rivestito un ruolo centrale nell’attacco ucraino della scorsa settimana contro aeroporti militari russi, che si trovano a migliaia di chilometri dalla capitale ucraina, dimostrando l’impatto trasformativo di questa tecnologia nelle tattiche di combattimento. Il governo di Kiev prevede di utilizzare oltre 4,5 milioni di droni entro il 2025, con stime che indicano come questi dispositivi possano essere responsabili del 70% della distruzione delle attrezzature nemiche in prima linea. Questa strategia incisiva ha messo in luce il ritardo rispetto ad altri eserciti europei, incluso quello francese.
Attualmente, Parigi detiene diverse migliaia di droni, ma punta a ridurre il gap rispetto a Kiev. Per raggiungere tale obiettivo, ha deciso di avvalersi di un simbolo dell’industria nazionale: un colosso dell’automotive che rappresenta l’eccellenza del settore automobilistico francese, e che ora potrebbe diventare il motore per la competizione tecnologica sul campo di battaglia.