Renzi si dimette da Mondadori dopo le dichiarazioni di Berlusconi

09.07.2025 20:05
Renzi si dimette da Mondadori dopo le dichiarazioni di Berlusconi

Il leader di Italia Viva ha comunicato su X la cessazione della sua collaborazione con Mondadori, l’editoriale della famiglia Berlusconi con cui ha pubblicato le sue ultime opere. Questa decisione è stata presa poche ore dopo le parole di Pier Silvio Berlusconi, il quale, durante la presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, ha espresso il suo sostegno al governo Meloni e ha dichiarato che Renzi «ha perso credibilità e peso politico». Tale affermazione è stata percepita da Renzi come un «attacco personale». «Oggi Pier Silvio Berlusconi è intervenuto in modo diretto a favore di Giorgia Meloni. Ha affermato che il governo Meloni è il migliore d’Europa – scrive nel suo lungo post su social – Proprio mentre emergono delle menzogne al Senato da parte di Nordio, mentre Tajani si definisce “uno sfigato”, mentre Piantedosi viene bloccato sulla scaletta dell’aereo in Libia ed espulso, e Lollobrigida manovra i dazi facendo fare la bresaola in America. Infine, non vogliamo neppure sapere cosa stiano combinando Salvini, Santanché, o Giuli. E proprio in questo frangente, Berlusconi junior sceglie di difendere il governo Meloni – prosegue Renzi -. E come se non bastasse, richiama anche Tajani ordinandogli di interrompere qualsiasi battaglia sullo Ius Scholae. Tajani, da buon maggiordomo, obbedisce». Renzi ha concluso il suo intervento affermando: «Dentro questo contesto, Berlusconi junior ha attaccato anche me. Evidentemente, l’idea che si stia costruendo una tenda riformista spaventa chi sostiene la Meloni e, invece di continuare ad ignorarmi come fa Mediaset da mesi, ci troviamo davanti a un attacco personale sgarbato e chiaramente sollecitato a Pier Silvio da Palazzo Chigi.», riporta Attuale.

«Trovo inopportuno l’aggressione alla persona»

Renzi ha poi dichiarato che è «legittimo» per Berlusconi junior «avere delle proprie idee e difenderle – prosegue –. Trovo inopportuno l’aggressione alla persona. Ma non sono una persona mediocre come tante altre, quindi, non appena ho visto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset, ho comunicato formalmente a Mondadori, l’azienda della famiglia Berlusconi per la quale ho scritto gli ultimi libri, che interrompo da oggi ogni collaborazione. Non accetterò mai di scambiare la mia libertà per soldi». Il leader di Italia Viva ha anche riaffermato la sua determinazione nella lotta politica contro il governo: «Posso rinunciare senza problemi ai soldi di Berlusconi e della Mondadori, ma non rinuncerò mai alla libertà di difendere la mia dignità e il diritto di affermare che questo governo non è il migliore d’Europa. Ma certamente uno dei più ridicoli e imbarazzanti della storia repubblicana. Da quando ho iniziato il mio impegno a tutela delle Istituzioni, ho ricevuto molte attenzioni da Palazzo Chigi: una legge ad personam sui compensi, un intervento sulla scorta, e ora perdo anche il mio editore – continua Renzi -. Non mi sono mai sentito così libero e orgoglioso di combattere una battaglia aperta contro gli abusi di potere, da Almasri a Paragon. E il meglio deve ancora venire». Pur esprimendo gratitudine verso i collaboratori di Mondadori e del marchio Piemme, Renzi ha concluso con parole molto forti nei confronti di Pier Silvio Berlusconi, distinguendolo da Silvio: «So che Silvio Berlusconi – Silvio, intendo (non Pier Silvio) non l’avrebbe mai fatto. Ho litigato con lui, abbiamo avuto confronti molto duri, ho perso Palazzo Chigi. Tuttavia, con lui c’era sempre stato un rispetto umano che ora sembra mancare. Andiamo avanti con il sorriso e con la libertà nel cuore», ha concluso Renzi.

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